Coronavirus, sindacati chiedono sicurezza per i lavoratori della provincia di Teramo

La Filcams Cgil di Teramo esprime profonda preoccupazione per la situazione nella quale si trovano le lavoratrici e i lavoratori dei supermercati, delle pulizie e delle mense, delle pulizie e delle mense degli ospedali, della vigilanza, degli autogrill, i farmacisti, che, come in una trincea urbana, escono ogni giorno dalla quarantena per consentire a noi tutti di vivere la nostra.

“Gli eroi di servizio, che non sono in corsia ma che, preoccupati ogni giorno di riportare il virus a casa, battono scontrini e danno resti, puliscono e sanificano gli ambienti che possiamo frequentare oggi, vigilano sulla nostra sicurezza dei centri commerciali e dei luoghi di lavoro, portano i pasti in corsia, controllano i flussi di persone, danno i farmaci. La Filcams Cgil Teramo è continuamente operativa per la difesa di tutti i lavoratori della Provincia di Teramo di tutti questi settori. Vogliamo lanciare un grido di allarme perché il “Decreto Conte” e il Protocollo di intesa a tutela della salute dei lavoratori non viene rispettato in molti luoghi di lavoro della provincia di Teramo. Contestiamo fortemente la mancata consegnata dei DPI, i dispositivi di sicurezza individuale, i quali devono essere obbligatoriamente forniti alle lavoratrici e ai lavoratori, se non è possibile assicurare loro la distanza di sicurezza o trovare forme di lavoro diverso che consentono il rispetto delle disposizioni di sicurezza”.

E ancora: “Ricordiamo che il decreto e lo stesso protocollo prevedono la sospensione delle attività se non è possibile tutelare la sicurezza dei lavoratori, e metteremo in campo tutte le misure di controllo e di denuncia per far sì che vengano effettuate verifiche nei posti di lavoro dagli organi competenti”.

Impostazioni privacy