Coronavirus, Roseto: cure a casa per la famiglia di Brugherio dimessa dal Mazzini

La famiglia di Brugherio è in buone condizioni, non ha sintomi e, nonostante i tamponi dell’uomo e di sua moglie non siano ancora negativi, si è deciso di continuare le cure nella casa di Roseto degli Abruzzi per liberare posti preziosi vista la situazione di emergenza”.

 

Così il direttore generale facente funzione della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, sulle dimissioni del paziente uno in Abruzzo, un uomo della bassa provincia di Monza e della Brianza, e della sua famiglia. Il 50enne era arrivato in Abruzzo nella casa di vacanza di Roseto degli Abruzzi, per qualche giorno di risposo, e il 26 febbraio scorso per via della febbre e di problemi respiratori era stato ricoverato al reparto Malattie infettive dell’ospedale di Teramo, dove è stato trovato positivo al test del coronavirus.

 

 

La famiglia era stata messa in quarantena ma poi anche la moglie ed i due figli erano risultati positivi. “I due figli sono negativi ma l’intera famiglia sta bene e può raggiungere la guarigione completa a casa da dove, naturalmente, non può uscire. Sono seguiti dai medici che fanno controlli telefonici due volte al giorno – spiega ancora -. I sanitari mi hanno detto che marito e moglie hanno ringraziato la struttura per la qualità delle cure e l’umanità con sui sono stati trattati”.

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