Coronavirus, aziende metalmeccaniche ancora al lavoro, Boccanera (Fim Cisl) si appella al prefetto

Teramo. Ultimo giorno di lavoro per le aziende metalmeccaniche della provincia di Teramo prima dello stop previsto dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

 

Finestra necessaria per smaltire gli ordini e per le ultime commesse da consegnare. Ma le cose non sembrano limitarsi solo a questa semplice deroga.

“Molti imprenditori senza scrupoli”, commenta Marco Boccanera, segretario Fim Cisl, “pur di mettere al sicuro i loro profitti a scapito delle lavoratrici e dei lavoratori, hanno inviato pec al Prefetto di Teramo chiedendo autorizzazioni per  proseguire pur avendo codici ATECO ben specificati nel decreto che ne impone la chiusura.

Il Prefetto, a quanto ci risulta non sta rispondendo a nessuno, ed in linea con le indicazioni date da Confindustria con il silenzio assenso, e per la gioia dei “Padroni,” le attività proseguono indisturbate e senza controlli.

Questi sono i paradossi di una Italia che resiste a prescindere e l’altra parte che sfrutta per l’interesse dei pochi a discapito dei molti.

“Illustrissimo Prefetto”, esorta Boccanera” fermi queste furbate. Chi paga le tasse tutti i giorni come i metalmeccanici non sono carne da macello e non meritano di essere presi in giro da imprenditori senza scrupoli.

Augurandole buon lavoro, confidiamo nella sua celere verifica a quanti hanno le carte in regola e la coscienza a posto.

La classe operaia non merita un “silenzio assenso”.

 

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