Coronavirus, altri due casi a Roseto. Di Girolamo ringrazia tutto il personale sanitario

Roseto. “La Asl mi ha comunicato ufficialmente in giornata la positività di ulteriori due residenti; uno viene trattenuto in ospedale, l’altro invece si trova nella sua abitazione”.

Lo ha annunciato il sindaco di Roseto, Sabatino Di Girolamo, confermando quindi due nuovi casi di positività nella cità di Roseto degli Abruzzi.

Il primo cittadino ha anche ricordato che “in questo difficile periodo sono sempre a nostra disposizione i medici di famiglia, che telefonicamente rispondono in caso di nostre necessità e ci danno il consueto prezioso supporto. Posso al proposito assicurare a tutta la popolazione che, da quanto sto apprendendo in questi giorni dai medici di medicina generale della mia città e dai protocolli diffusi, già dall’ultima settimana di febbraio gli studi medici si sono adoperati per utilizzare tutte le precauzioni nelle loro possibilità, sia per tutelare se stessi, che i propri assistiti. Peraltro mi è stato garantito dai sanitari che, all’insorgere di sospetti casi di positività di pazienti o degli stessi operatori, l’asticella dell’attenzione si è alzata sensibilmente visto che gli interessati hanno provveduto a sanificare gli ambienti e ad attivare i protocolli del caso”.

“Dunque in questi giorni – aggiunge il sindaco di Roseto – tutti i medici di medicina generale sono a disposizione dei propri assistiti telefonicamente per le ricette, così come per chiarimenti, dubbi, e quesiti. Peraltro c’è il Coc a disposizione dei medici di medicina generale che attraverso il lavoro dei volontari è in grado di recapitare le ricette a domicilio per chi è impossibilitato con altri canali”.

“Penso di interpretare il Vostro pensiero tornando a ringraziare la classe medica tutta, quella infermieristica ed il personale di soccorso per il grandissimo lavoro di questo periodo, un grazie anche al personale che assicura la pulizia dei nostri ospedali. Tutti si espongono a maggiore pericolo rispetto a noi, nell’interesse della salute pubblica”, conclude Di Girolamo.

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