Coronavirus, altri 7 casi a Teramo: positivi a quota 96

Il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha dato in serata aggiornamenti sul contagio da coronavirus in città.

“Tra ieri e oggi abbiamo avuto comunicazione di ulteriori 7 casi positivi – ha detto il primo cittadino – Più in generale, in merito ai dati della nostra città, preso atto della oggettiva difficoltà nel fornire informazioni complete tempestive e certe da parte della ASL e della Regione, nell’ottica di una proficua collaborazione, come Amministrazione abbiamo lavorato con i nostri uffici per ricostruire, con un’azione capillare dato per dato, l’elenco del numero dei casi positivi riscontrati nella nostra città che è stato poi fornito alla ASL per arrivare, speriamo presto, ad una soluzione definitiva della rilevante questione, delineando una comunicazione univoca, completa, tempestiva e rispondente alle preminenti esigenze, oltre che dei Comuni, anche delle Forze dell’Ordine impegnate sul territorio. Sulla base dei dati così elaborati questa è la situazione che dall’inizio dell’emergenza si è delineata per la nostra città e che, in termini di impatto numerico, come più volte abbiamo detto, sconta pesantemente le gravi circostanze che hanno interessato il nostro personale sanitario e i pazienti dei presidi ospedalieri, con particolare riguardo alla situazione del Mazzini”.

In ogni caso “il numero dei casi positivi acclarati, tra residenti e domiciliati nel territorio del nostro comune è arrivato a 96, tra i quali 80 risultano in isolamento domiciliare, e quindi sotto sorveglianza attiva del Servizio di Prevenzione della ASL, 9 ricoverati nei presidi di Atri e Teramo, ai quali vanno aggiunti, purtroppo, 6 deceduti, di cui in gran parte dei casi siamo purtroppo venuti a conoscenza tardivamente e spesso “occasionalmente”. A loro e soprattutto alle famiglie a cui non abbiamo potuto manifestare la nostra vicinanza in questi giorni, va l’abbraccio più grande della nostra comunità.

E ancora: “In quest’ottica, questa sera voglio ringraziare ancora una volta l’immenso lavoro del nostro COC che, esempio di solidarietà grazie al lavoro degli encomiabili e instancabili volontari coordinati dal vicesindaco Giovanni Cavallari e dal consigliere Berardo De Carolis, sta svolgendo un’attività straordinaria di assistenza e supporto a tutta la popolazione, soprattutto la più debole, e alle istituzioni. Lo faccio ricordando, a titolo esemplificativo, i numeri della sola giornata odierna: n. 83 telefonate ricevute, n.7 Consegna libri scuola, n. 34 Consegna tablet per diritto allo studio, n. 1 Ritiro DPI 1 (sala operativa regionale), n.8 Consegne spesa x Caritas, n.8 Consegna spesa x banco alimentare, n.7 consegne beni di primaria necessità, n.20 Pronto farmaco, n.1 Attivazione ADI per servizi domiciliari. Un ringraziamento enorme, poi, è doveroso nei confronti di tutti coloro che, persone e associazioni, hanno donato fino ad oggi al COC dispositivi di protezione quali guanti, gel disinfettante, tute protettive e termometri. Materiale necessario per fronteggiare questa situazione emergenziale che ha coinvolto tutta la cittadinanza. Il materiale è stato distribuito, su indicazione dell’Amministrazione comunale, dagli operatori del COC alle seguenti strutture: casa circondariale, casa di riposo de Benedictis casa di riposo city residence Caritas Banco Alimentare, Tribunale Poste italiane, associazioni di volontariato che collaborano con i servizi sociali. Inoltre si ringraziano: la ditta Bienne Arreda di Roseto, forum di Onda srl di Giulianova l’atelier St. Claire di Teramo, i Lions per conto del Presidente, l’avvocato Gianluca Pomante, il Gruppo consiliare Oltre, il colorificio De Ruvo, la farmacia De Martinis di Villa Tordinia il dott. Zuccarini della Farmacia di Val vomano . Un ringraziamento particolare va alla dott.ssa Sandra Buongrazio che in virtù dei suoi rapporti con la Cina ha messo a disposizione del COC 500 mascherine già nella giornata di venerdì, in attesa di ulteriori 800 che giungeranno nei prossimi giorni e saranno distribuite, insieme a tutte le altre certificate, ai Presidi ospedalieri”.

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