Controguerra intitola la piazza al mastro cantiniere e vignaiolo Edoardo Valentini (FOTO)

Una platea attenta, incuriosita da quell’uomo descritto con un carattere burbero, a volte chiuso, ma che dinanzi ad una settantina di appassionati, più o meno esperti di vini abruzzesi, ha raccontato la storia della sua azienda, che affonda le radici sin dal 1600.

Francesco Paolo Valentini, titolare dell’omonima azienda vitivinicola di Loreto Aprutino, conosciuta in tutto il mondo per il suo Trebbiano e soprattutto per il suo Montepulciano, è stato il vero protagonista dell’appuntamento “Vignaioli di professione”, evento organizzato dal Comune di Controguerra, dall’assessore Fabrizio Di Bonaventura e dal sindaco Franco Carletta. Era presente il professor Paolo Lauciani, sommelier di fama internazionale, che conosce molto bene la produzione Valentini.

L’amministrazione locale ha presentato il progetto di recupero della piazza del paese che sarà intitolata a Edoardo Valentini, vignaiolo e cantiniere scomparso anni fa, colui che in qualche modo rilanciò l’azienda Valentini, papà di Francesco Paolo, che ha seguito le orme del genitore. Accanto a lui il figlio Gabriele, 25 anni, che sta apprendendo il mestiere dell’artigiano dei vini, come ama definirsi il padre. Edoardo ha lasciato un segno indelebile anche a Controguerra, Città del vino, Città Slow e con cui aveva instaurato rapporti per la presenza sul territorio di altri grandi produttori di vini. E’ stata una serata di racconti, di ricordi.

Oltre 2 ore di racconti, di storie, di aneddoti che hanno fatto conoscere l’arte e allo stesso tempo le difficoltà nella vinificazione, i suoi mutamenti, i fattori, soprattutto climatici, che interagiscono per creare un grande vino. La degustazione è stato il momento in cui l’azienda Valentini ha proposto un Trebbiano del 2010 e un Montepulciano del 2001, una produzione straordinaria, vero nettare accompagnato con del formaggio.

Durante il dibattito lo stesso Francesco Paolo Valentini ha sottolineato la necessità di fare rete, di fare sinergia per promuovere il territorio abruzzese, sotto tutti gli aspetti, a cominciare da quello enogastronomico. Ha posto l’accento sul fatto che bisogna abbattere gli steccati del campanilismo, andando oltre per creare una grande immagine dell’Abruzzo.

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