Colonnella, violenta rapina all’ufficio postale: due arresti. Denunciati i basisti

Colonnella. Alle prime ore dell’alba i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Teramo, nella Provincia di Napoli e Cosenza hanno dato esecuzione ad una misura cautelare in carcere, nei confronti di 2 indagati di origine della Provincia di Napoli, ritenuti responsabili della violenta rapina del 10 novembre 2018, all’ufficio postale.

 

I carabinieri hanno identificato e denunciati due basisti locali, che sono stati denunciati.

 

L’indagine. La rapina, come è noto, fu messa a segno scorso mese di novembre da due individui, con il volto coperto, in coincidenza con l’arrivo nell’ufficio postale del direttore e di due dipedenti. I tre furono aggrediti, minacciati e poi costretti ad entrare all’interno dello stesso sportello postale, simulando il possesso di un’arma da fuoco.

Successivamente, intimavano al direttore di aprire la cassaforte dalla quale asportavano la somma di  22.500 euro dopo aver immobilizzato con del nastro adesivo le impiegate ed il direttore, rinchiuse all’interno di uno sgabuzzino, si allontanavano velocemente a bordo di una Fiat Innocenti, rubata a Monteprandone la notte precedente.

 

Le indagini del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale e della Compagnia Carabinieri di Alba Adriatica, e coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Teramo, Enrica Medori e svolte dal Nucleo Investigativo in modo tradizionale e con attività tecniche di intercettazione ed analisi tabulati telefonici, consentivano di inquadrare l’ambito territoriale di provenienza dei due rapinatori e di perimetrare la rete di appoggi logistici sul territorio della Provincia di Teramo e quella della confinante Ascoli Piceno.

Dall’esito delle accurate attività investigative si riusciva ad identificare i due autori materiali della violenta rapina, due soggetti con diversi precedenti, originari e residenti nella provincia di Napoli:

C.S. nato a Napoli classe 1979, residente a Giuliano, già sottoposto all’obbligo di dimora nello stesso comune;

 

C.V. nato a Napoli classe 1973, sempre di Giugliano, gravato da misura alternativa alla detenzione ed affidato ad una comunità terapeutica nel Comune di Torano Castello (CS);

Concordando con gli esiti investigativi, il Pubblico Ministero richiedeva al GIP del locale Tribunale, Roberto Veneziano, una misura cautelare in carcere.

A piede libero sono stati denunciati altri due individui, domiciliati nella limitrofa provincia di Ascoli Piceno.

 

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