Colonnella, vertenza ATR. Di Murro ai sindacati: situazione ereditata dal passato

Colonnella. “Addossare alla nuova proprietà situazione ereditate, ostacolando il tentativo di ristrutturazione aziendale, sollecitando anche il Sindaco Unico ad assumere iniziative e paventando iniziative improprie, è l’esatto contrario di tutelare i lavoratori”.

 

A parlare è Antonio Di Murro, presidente di ATR Group, che replica alle recenti esternazioni delle organizzazioni sindacali, che a più riprese hanno lamentato ritardi negli stipendi e nell’attivazione delle procedure per la cassa integrazione.

Di Murro, nella nota, ripercorre una serie di passaggi legati alla gestione, recente, della storica azienda di Colonnella, e ribadisce un concetto: rispetterà gli impegni presi al tavolo tecnico in prefettura per azzerare, alle scadenze indicate, le pendenze nei confronti delle maestranze.

La gestione aziendale. ” A partire dallo scorso 30 luglio”, scrive Di Murro, ” data nella quale è avvenuto il passaggio di proprietà e fino al 10 ottobre, momento nel quale è mutato l’organo amministrativo, la nuova proprietà ha fatto fronte ad un ingentissimo debito pregresso nei confronti della forza lavoro, dei fornitori, dell’erario, ereditando dalla precedente gestione una situazione di tensione finanziaria, acuita anche da scelte imprenditoriali che hanno visto l’azienda impegnarsi nell’esecuzione di commesse in remissione.

Nonostante questo quadro la nuova proprietà si è sin da subito attivata per far fronte in primis alle esigenze dei lavoratori procedendo al pagamento di retribuzioni arretrate riferite ai mesi di maggio e giugno 2019 per complessivi 509.743,44 euro.

Successivamente ha provveduto a corrispondere retribuzioni riferibili ai mesi di agosto, settembre, ottobre, novembre e tredicesime per l’anno 2019 per 1.113.296,28 di euro.

Sistema bancario. “Le iniziative intraprese con le banche”, aggiunge Di Murro, “hanno acuito le difficoltà di provvedere celermente sia al pagamento delle retribuzioni che dei fornitori per beni e servizi forniti alla precedente gestione, anche in ragione delle azioni esecutive promosse presso le banche e presso i clienti sempre per debiti relativi alla precedente gestione ed in alcun modo riferibili all’attuale proprietà.

Nell’ambito del processo di riorganizzazione aziendale la nuova proprietà si è preoccupata, sin da subito di avviare le dovute verifiche sui luoghi di lavoro per procedere al riammodernamento dei plessi industriali che per anni non è mai stato effettuato nel silenzio anche dei sindacati. Proprio tale iniziativa comporterà per la nuova proprietà l’esecuzione di importanti lavori con conseguente esborso per garantire la ripresa dell’attività a pieno regime secondo il nuovo piano di sviluppo dell’ATR. Questa la realtà dei fatti”.

Di Murro, dunque, ribadisce la volontà di mantenere gli impegni assunti con “l’unico obiettivo di riportare l’azienda ai livelli di efficienza e competitività, oramai lontano ricordo”.

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