Colonnella, il ricordo commosso del generale Ferraro nel giorno della donazione del villino FOTO VIDEO

Colonnella. Il ricordo lascia spazio, nelle parole di tanti, alla commozione. Ma anche al messaggio che il suo gesto dispensa all’intera comunità, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, assieme alla consorte.

 

La sala consiliare di Colonnella, questa mattina, ha dato ospitalità ad un momento celebrativo e molto toccante della figura del generale di carabinieri Giovanni “Gianni” Ferraro. L’ufficiale dell’Arma aveva manifestato un desiderio: quello di donare al Comune di Colonnella un immobile, in contrada San Giovanni, che si chiamerà per sempre villino Ferraro-Martelli. In mattinata, dinanzi ad un notaio, è stato formalizzato il rogito con il quale l’immobile è stato destinato al patrimonio pubblico (“senza nessuna spesa per le casse comunali, nemmeno per il passaggio”, ha sottolineato il sindaco Leandro Pollastrelli), poi in aula consiliare è stato tracciato un ricordo molto toccante del generale Ferraro. Accanto alla consorte, Liliana Martelli, erano presenti i vertici dell’Arma: il generale Carlo Cerrina (comandante della Legione Abruzzo-Molise), il tenente colonnello Luigi Dellegrazie (vice-comandante provinciale dei carabinieri), il tenente colonnello Emanuele Mazzotta (reggente della compagnia di Alba Adriatica), il comandante della stazione di Colonnella, Dino Milazzo, e il tenente Antonio Romano (ora al nucleo operativo della compagnia di Giulianova) che ha diretto la stazione dal 1993 al 1997, e il parroco don Dino Straccia.

 

Presenti anche i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri Marino Ciarrocchi e Piero Giancola, struttura nata grazie all’impegno dello stesso generale.

“Non parlava quasi mai del suo lavoro”, ha ricordato Pollastrelli, ” ma conoscendolo abbiamo subito capito che spessore umano aveva il generale”.

A tracciare un ricordo, molto apprezzato di Gianni Ferraro, è stato il generale Michele Massaro che ha condiviso un percorso professionale e personale con il graduato dell’Arma.

Il villino, che da oggi è a tutti gli effetti di proprietà comunale, sarà destinato a finalità culturali e sociali e diventerà un punto di aggregazione per la cittadinanza.

 

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