Colonnella, contributo Vita Indipendente non versato da settembre: il caso

Colonnella. Ritardi nei pagamenti e una burocrazia che non sempre è sintonizzata sulle giuste frequenze di coloro che devono convivere con la disabilità, talvolta grave.

 

Il tutto poi ha come effetto pratico quello di allontanare, anziché avvicinare, i due mondi che dovrebbero essere integrati. Ma questo non sempre accade.

La vicenda è quella di Domenico Gambini, residente a Colonnella, malato di Sla. Da tempo costretto a letto, dove non può muoversi e qualsiasi comunicazione con l’esterno viene affidata ad un pc con puntatore oculare.

Domenico Gambini, per via della sua situazione, è stato ammesso a beneficiare del contributo regionale per la Vita Indipendente. Un sostegno annuo di 18500 euro utile per garantirgli l’assistenza. In parte attraverso la moglie e in parte ricorrendo ad assistenti ad ore, regolarmente assunte.

Problemi risolti? Non proprio. Qui entra in ballo la seconda parte della storia, che è quella legata ai ritardi nei pagamenti. Il contributo viene erogato dall’Unione dei Comuni, competente territorialmente in ordine alle questioni che investono le politiche sociali.

“ La situazione”, racconta la moglie di Domenico Gambini, “ è quasi insostenibile. Da settembre non riceviamo il contributo e non si riesce a sapere quando avverrà la liquidazione. Il responsabile dell’Unione riferisce che è un problema della Regione che non versa i soldi.

Ma diventa anche un’impresa sapere date certe, dalla stessa Unione dei Comuni. Non riusciamo nemmeno a pagare chi è stato assunto per garantire l’assistenza a mio marito. Credo che tutto questo non sia tollerabile”.

 

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