Caso Cirsu, la Deco Spa martedì avrà le chiavi dell’impianto di Grasciano

Tremila tonnellate di rifiuti portati via dagli impianti di Grasciano del Cirsu. Completata la fase di bonifica che era stata affidata dalla Regione alla Deco Spa di Rodolfo Di Zio.

Un’operazione che ha richiesto circa un mese di tempo per essere completata. Resta ora da rimuovere la quota affidata al CSA, il Consorzio Stabile Ambiente dell’Aquila, che ha gestito la struttura sino ad un anno fa, che però non ha ancora messo in azione i propri uomini e i propri mezzi.

C’è stato il pronunciamento degli organi di giustizia in merito al ricorso presentato contro i provvedimenti della Regione. CSA ha impugnato sia l’affidamento a Deco Spa, sia l’obbligo di bonifica dei capannoni. Tale azione non ha comunque impedito alla Deco di ottemperare ai propri obblighi. Ma ha permesso in qualche modo al CSA di prendere tempo, almeno per quanto riguarda la bonifica a proprio carico.

Al consorzio aquilano la Direzione Rifiuti della Regione aveva affidato il compito di liberare i capannoni di circa 9mila tonnellate di rifiuti. Il quadro che emerge dopo la sentenza è tuttavia assai chiaro: CSA martedì prossimo alle 8,30 dovrà consegnare le chiavi degli impianti alla Deco di Di Zio, perché l’organo di giustizia ha ritenuto congrua e valida la decisione della Regione di sollevare dall’incarico di gestione il CSA affidando alla stessa Deco il compito di occuparsi dell’impianto di Grasciano.

Martedì mattina quindi ci dovrà essere il passaggio di consegne che avverrà dinanzi al responsabile della Area Rifiuti Franco Gerardini. Solo successivamente il gruppo Di Zio, una volta ottemperate tutte le procedure burocratiche, inizierà ad occuparsi della gestione, inizialmente parziale, della struttura.

Al passaggio di consegne martedì mattina dovrebbe essere presente anche il sindaco Diego Di Bonaventura, rieletto alla guida della città di Notaresco appena una settimana fa. E’ stato in prima linea a difesa del suo territorio, contro una mala gestione degli impianti di Grasciano, considerati nocivi per la salute dei cittadini se tenuti in condizioni pessime.

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