Fondo casalinghe con il ‘Decreto Agosto’, Brandiferri: “Primo passo verso la tutela”

Teramo. Il “Decreto Agosto” appena entrato in vigore contiene una nuova misura a favore delle casalinghe.

 

“E’ stato introdotto, infatti”, dichiara con soddisfazione la consigliera di parità della Provincia di Teramo, Monica Brandiferri, “il “Fondo casalinghe” destinato alla loro formazione personale ma anche a favorire la loro inclusione sociale e a promuovere opportunità culturali. Possono accedervi le donne che prestano attività nell’ambito domestico a titolo gratuito e senza vincolo di subordinazione, a patto che siano iscritte all’assicurazione obbligatoria. Non sono stati ancora stabiliti i requisiti e le modalità per assegnare il bonus, e si renderà necessario a tal fine, come indicato nel testo normativo, un apposito decreto del Ministro per le Pari Opportunità da emanarsi entro il 31 dicembre2.

“Come Consigliera di Parità della Provincia di Teramo – afferma Monica Brandiferri – mi sono sempre occupata dei diritti delle casalinghe, tant’è vero che alla riunione tenutasi a fine giugno con la Consigliera di Parità Regionale e con le colleghe delle province abruzzesi, ho proposto proprio l’introduzione di un bonus per le donne casalinghe, o con genitori anziani da accudire o con figli fino a 14 anni di età. E’ vero che il “Decreto Agosto” non prevede un contributo economico diretto in favore delle casalinghe, ad ogni modo ritengo importante che si parli dell’adozione del “Fondo casalinghe”, donne che svolgono un compito fondamentale all’interno del nucleo familiare ma il cui ruolo spesso non viene riconosciuto adeguatamente e in modo proporzionale al notevole impegno profuso. Si tratta solo di un primo passo per tutelare le casalinghe e per riconoscere i diritti di donne spesso costrette a rinunciare al lavoro per occuparsi della famiglia. Auspico che questa forma di sostegno venga rafforzata in modo organico anche quando sarà terminata l’emergenza e che venga erogata in favore delle casalinghe una effettiva indennità, senza trasformarsi, tuttavia, in un incentivo o in un pretesto per non lavorare, ma restando uno strumento concesso per valorizzare l’importanza del loro compito e delle loro funzioni: ciò permetterà alle casalinghe di avere una maggiore indipendenza e autonomia”

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