Aziende teramane in crisi, sindacati scrivono al Vescovo

I sindacati scrivono al Vescovo di Teramo, Lorenzo Leuzzi, per sensibilizzare sulle varie vertenze che stanno riguardando il territorio teramano.

Vostra Eccellenza,

negli anni del mandato vescovile presso la Diocesi di Teramo-Atri, abbiamo potuto apprezzare il Vostro costante impegno per il territorio, le tematiche sociali ed il lavoro.

Su questi temi, giovedì 5 novembre, ci ritroveremo in piazza Martiri della Libertà a Teramo con le metalmeccaniche ed i metalmeccanici della provincia. Sarà l’occasione per denunciare, ancora una volta, il rischio che la crisi che sta investendo le fabbriche teramane lasci un segno indelebile nel tessuto economico e sociale, segnandone irrimediabilmente il futuro.

Saranno in piazza lavoratrici e lavoratori delle aziende che rischiano di chiudere definitivamente nei prossimi mesi: i 155 della Betafence, i 150 dell’ATR, gli 80 della Selta, i 50 della Veco. Ed al loro fianco saranno anche i rappresentanti di quelle realtà che non vivono ancora la terribile esperienza di una vertenza, ma che se non si interverrà al più presto andranno a riempire le pagine della cronaca sindacale per i pesanti interventi di cassa integrazione e licenziamenti.

E l’impegno che siamo a chiedere a Vostra Eccellenza è quello di vivere al nostro fianco questi momenti, a partire dalla difficile vertenza della Betafence di Tortoreto che crediamo possa trovare un esito positivo anche grazie ai Vostri buoni uffici. 

Così come avremmo piacere di ascoltare le parole di Vostra Eccellenza nel corso del nostro presidio di giovedì. Avere il contributo e la vicinanza di chi, quotidianamente, offre non solo la vicinanza spirituale ma anche aiuto concreto a coloro che tendono la mano in segno di aiuto, ascoltandone i bisogni e sostenendoli, rappresenterebbe un segnale importante per quelle donne e quegli uomini che stanno lottando per poter continuare a vivere con la dignità che solo un posto di lavoro può garantire.

In un momento difficile come l’attuale crediamo che gli insegnamenti e le parole di vicinanza ai più deboli, agli sfruttati, a chi soffre, che arrivano costantemente dal Santo Padre possano e debbano essere d’esempio e d’aiuto per chi, come noi, cerca di dare rappresentanza alle istanze di quelle fasce più deboli di popolazione.

Oggi più che mai, nessuno deve essere lasciato indietro, per questo vogliamo provare ad unire l’intera comunità e lanciare un grido che oggi è di allarme, ma domani rischia di diventare di disperazione.

Certi della Vostra attenzione, porgiamo distinti saluti.

Le Segreterie

Provinciali di Teramo

FIM CISL – FIOM CGIL

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