Assalti ai portavalori, un rosetano condannato a quattordici anni di carcere

Agenti della squadra mobile hanno portato in carcere nelle scorse ore Davide Galullo, 25enne di Roseto degli Abruzzi. Il ragazzo si trovava nella sua abitazione di Roseto agli arresti domiciliari, perché già destinatario di ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Milano.

Il 25enne è stato condannato definitivamente alla pena di anni 14 di reclusione per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine in genere ed in particolare in danno di portavalori, nonché per i reati di furto, ricettazione, detenzione illecita di armi da guerra) e di tentato omicidio. 

L’attività della banda di cui il giovane faceva parte aveva interessato nel corso del 2014 diversi comuni lombardi del monzese e del varesotto.

Galullo, peraltro, era già stato indagato dalla squadra mobile di Teramo nel corso del 2012, quando, secondo i riscontri, con altri tre giovani rosetani avevano costituito proprio a Roseto degli Abruzzi, sin dal 2010 (quando era ancora minorenne ) una compagine associativa dedita sia al procacciamento di armi che alle rapine, in forma autonoma o di supporto ad altri gruppi malavitosi.

A seguito delle indagini della polizia, che portarono ad individuare i componenti della banda quali autori della rapina del luglio 2010 delle armi di ordinanza di due Vigili Urbani di Roseto degli Abruzzi, in data 6 aprile 2013, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere vennero arrestati lo stesso Galullo e i suoi tre complici. 

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