Area di crisi Vibrata-Tronto, legge 181: si valutano progetti di 7 aziende

Adesioni oltre le aspettative al bando per l’area di crisi complessa Val Vibrata-Piceno. Per il presidente della Provincia di Teramo Renzo Di Sabatino il territorio “sta effettivamente ripartendo per quanto riguarda il tessuto economico.

 

Tredici domande sulla Legge 181/89 – dichiara – sono un successo considerando anche la modestia delle adesioni in altre aree di crisi complessa messe su prima di quella Val Vibrata-Piceno”. Allo stato attuale, però, solo sette di questi progetti sono stati giudicati ‘valutabili’ da Invitalia. Si tratta di iniziative che insieme sviluppano investimenti per 10 milioni di euro, mentre il finanziamento pubblico a disposizione è di 15 milioni.

“Mi auguro che si trovi il modo di riaprire il bando o rivedere le domande escluse magari solo per errori formali, perché sarebbe paradossale perdere questi finanziamenti e soprattutto queste occasioni di lavoro” dichiara Di Sabatino.

 

 

In ogni caso, se al termine dell’istruttoria, che si concluderà entro 90 giorni dalla presentazione della domanda, i sette ammessi tutti risulteranno finanziabili, questi progetti potranno sviluppare 245 posti di lavoro.

 

 

La risposta delle aziende, comunque, secondo Di Sabatino, è testimonianza di un tessuto produttivo vivo, nonostante il decennio di crisi strutturale che ha sconvolto i tradizionali paradigmi economici, investendo spesso proprio il settore manifatturiero, da sempre fiore all’occhiello della Val Vibrata.

 

 

“Per quanto riguarda il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) – prosegue Di Sabatino – ci sono 161 domande, sicuramente l’importo a disposizione di 5+2 milioni non sarà sufficiente, ma se tutte, o la maggior parte delle domande, avranno esito positivo per quanto riguarda le istruttorie, avremo progetti già pronti per lavorare e far destinare altre risorse”.

 

 

Per il presidente della Provincia di Teramo, quindi, la prossima scommessa è sull’occupazione. “Sono strumenti che prevedono premialità per chi crea occupazione. Al di là dei criteri che si possono inserire nei bandi, lo sviluppo dell’attività sulla base di progetti è un buon viatico per occupazione e stabilizzazione di lavoratori che sono ancora in parte precari”.

 

 

Le aziende i cui progetti sono stati considerati valutabili tra quelli da finanziare con la Legge 181/89, tutte Srl, sono: A.R.S. Tech di Colonnella, produzione di componenti in fibra di carbonio per applicazioni ad altissime prestazioni; Colonnelli 2 Puntozero di Colonnella, leader nella produzione di articoli di pelletteria; Fimatex di Corropoli, attiva nel settore del lavaggio e del trattamento industriale su tessuti e capi d’abbigliamento; Technomec di Sant’Egidio alla Vibrata, costruzioni meccaniche; Vipa Polimeri di Ancarano, produzione di compounds a base poliolefine per cavi elettrici e compounds speciali per estrusione, stampaggio e soffiaggio. Infine Top Food e The Sisters, aziende che prevedono nel progetto presentato di avviare la produzione in Val Vibrata.

 

 

 

 

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