AMP Torre di Cerrano: riprende il lavoro di protezione delle dune

Come ogni anno all’inizio della primavera, in AMP Torre del Cerrano riprende il lavoro di delimitazione delle dune costiere attraverso paletti in legno e funi di marineria, in anticipo sulla ripresa vegetazionale e sull’attività riproduttiva di gran parte delle specie animali.

 

In questi periodi ogni forma di disturbo deve essere ridotta al minimo: dal 1 marzo, fino all’estate è pertanto vietato l’accesso nelle spiagge dell’Area marina Protetta ai cani ed altri animali da compagnia che potrebbero interferire con la riproduzione di uno degli animali più rari delle nostre coste: il Fratino.

Lo scopo di tali interventi è quello di proteggere gli ambienti di Duna dal calpestio e, ancor più dall’uso di attrezzature dedite alla pulizia delle spiagge. La duna è uno dei tre habitat di maggiore importanza per l’AMP, riconosciuto dall’Unione Europea (GUCE L024 del 26.01.2013) nell’individuazione del Sito di Interesse Comunitario IT7120215 “Torre del Cerrano”.

L’attenzione alla conservazione della natura e della biodiversità si è spostata negli ultimi anni anche agli ambienti maggiormente antropizzati, come le aree urbane. Studi, pubblicazioni ed esperimenti tecnici e scientifici, ripresi anche da documenti e normative di carattere europeo e nazionale, sottolineano l’importanza di conservare e tutelare spazi, anche di piccole dimensioni, ad elevato contenuto di biodiversità e naturalità che possano creare una serie di poli tra loro intercomunicanti.

In quest’ottica l’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” ha avviato, già da alcuni anni, il Progetto SalvaDuna che, da un lato, porta azioni di tutela e valorizzazione delle dune residuali e, dall’altro, avvia interventi per aumentarne il loro numero, ripristinando zone di vegetazione dunale nelle aree nelle aree di “alta spiaggia” lungo gli arenili di Silvi e Pineto.

 

Salvaguardare le dune può portare benefici in termini ambientali e vantaggi di carattere culturale, sociale ed economico.
La biodiversità negli ambienti urbani può infatti innescare virtuosi processi culturali, economici e sociali, fino a diventare un forte tratto di identità culturale. L’AMP “Torre del Cerrano” ha messo in campo da tempo azioni in merito attraverso il programma “Lido Amico del Parco marino”.

La necessità di tutelare le dune, anche potenziali, nei tratti di spiaggia libera residuali è un elemento che caratterizza la nuova pianificazione costiera regionale e nazionale, tant’è che la stessa Ordinanza Balneare della Regione Abruzzo riporta annualmente la previsione che si deve «porre in essere ogni utile accorgimento per la salvaguardia delle stesse con delimitazioni e segnalazioni delle aree retrostanti le spiagge libere, con la installazione di paletti in legno e funi di marineria». Aspetto fortemente sottolineato dal legislatore anche nella predisposizione del Regolamento di Esecuzione ed Organizzazione (D.M. n. 11 del 12 gennaio 2016) dell’AMP “Torre del Cerrano”, che ribadisce la possibilità di installazione di aree attrezzate per giochi sportivi solo all’interno delle concessioni demaniali, escludendo così a tale uso i tratti di spiaggia libera per favorire la possibilità di recuperare habitat dunali.

Una attenta ricognizione degli accessi alle spiagge libere è stata proprio nel 2017 effettuata nell’ambito della stesura del Disciplinare applicativo di tale Regolamento, allo scopo di non creare confusione nei fruitori e, soprattutto, tra gli operatori che hanno avuto l’opportunità di avere concessioni temporanee di utilizzo del demanio pubblico.

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