Alba Adriatica, sepoltura negata nella cappella di famiglia: il caso

Alba Adriatica. Le strettoie della burocrazia e dei regolamenti, a volte non al passo con i tempi che mutano, impediscono di tumulare, per ora, un’anziana donna nella cappella di famiglia dell’uomo con il quale aveva condiviso un lungo percorso di vita, ma mai sposato.

 

La vicenda accade al Comune di Alba Adriatica ed è stata resa pubblica, con tanto di amarezza per l’accaduto, dall’ex consigliere comunale Daniele Caponi. La convivente del padre del professionista albense, infatti, è scomparsa qualche giorno fa e l’intento ero quello di esaudire una volontà espressa dall’uomo quando era ancora in vita. Ma il Comune ha negato la possibilità di garantire la sepoltura della signora Maria, scomparsa a 87 anni, nella cappella della famiglia Caponi, nonostante la convivenza tra i due era stata evidenziata anche dallo stato di famiglia.

“Il 1 aprire mio padre è venuto a mancare è subito noi figli ci siamo occupati amorevolmente di Maria fino a quando non si è spenta in modo sereno”, racconta Caponi. “A questo punto ci siamo adoperati per esaudire l’ultimo volere di mio padre, ma a questo punto l’amara sorpresa. Il Comune di Alba Adriatica ci impedisce la tumulazione di Maria nella cappella di famiglia. Una convivenza, comprovata dallo stesso stato di famiglia, di quasi 30 anni per il Comune non è sufficiente e ci invitano a parcheggiare Maria in un loculo provvisorio(dietro pagamento di 1000 euro in qualità di acconto) in attesa che si costruiscano nuovi loculi. Rimango molto amareggiato e penso a mio padre”.

 

Una vicenda, questa, che i social hanno amplificato e generato discussioni e confronti. Ai quali non si è sottratto nemmeno il sindaco, Antonietta Casciotti, che parla di “personale impegno a colmare una lacuna regolamentare che al momento non mi permette di accogliere la richiesta da me ampiamente condivisa. Avrei voluto da subito rispondere positivamente a questo umano desiderio, che presto sarà esaudito”.

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