Alba Adriatica, movida serena e senza eccessi: in arrivo il “patto” tra Comune e gestori dei locali

Alba Adriatica. Movida serena. Sì al divertimento, ma che vede essere sano nel rispetto dei luoghi e dell’ambiente e in sicurezza.

 

E’ un vero e proprio protocollo quello che l’amministrazione comunale di Alba Adriatica vuole stilare e condividere con tutti gli attori del turismo cittadino.

Il sindaco Antonietta Casciotti e l’assessore al turismo Paolo Cichetti, nell’accogliere la richiesta di allargare gli orari dei pubblici esercizi (si è passati nella fase post-quarantena dall’una alle 2 di notte), ha già incontrato la volontà di collaborare da parte di alcuni imprenditori del settore turistico e del divertimento. Percorso che ora proseguirà nello stilare un protocollo per veicolare un messaggio chiaro: ad Alba Adriatica movida serena e sicura.

“I giovani che hanno voglia di divertirsi rispettando le regole della convivenza civile saranno i benvenuti”, spiega il sindaco, Antonietta Casciotti. “Loro per primi hanno diritto di vivere la città in sicurezza, una città  che  attraverso una consapevolezza culturale e sociale  dovrà lanciare un messaggio forte e chiaro per trasformare in opportunità quello che  spesso è considerato un grave problema: il divertimento notturno”.

E da qui nasce il percorso nuovo e al tempo stesso ambizioso: Comune e gestori delle attività promuoveranno campagne di sensibilizzazione sull’educazione al bere, sulla pericolosità dell’uso di sostanze stupefacenti, al contenimento delle emissioni sonore attraverso l’esposizione di idonea cartellonistica. La condivisione di iniziative culturali dedicate ai giovani.

“Stare dentro questo percorso significa partecipare attivamente allo sviluppo sano della città”, prosegue il sindaco, “salvaguardando tutti coloro che rispettando le regole fanno del loro lavoro un veicolo trainante per lo sviluppo del turismo albense, ribellandosi al non rispetto di  luoghi e paesaggi con il rischio che gli stessi potrebbero non essere più in grado di offrire svago o piacere estetico perdendo anche i loro intrinseci valori socio-culturali.

Noi sappiamo bene da che parte stare: quella della tutela della salute di tutti e del rispetto del lavoro degli esercenti e di tutti i giovani  che rispettano le regole.

Ciò che, invece, va stigmatizzato e punito per quanto possibile è il comportamento di quanti, in maniera irrispettosa, irragionevole e a volte incosciente mettono a repentaglio non solo la propria salute e quella altrui ma anche, senza rendersene conto, la stessa economia locale”.

La prossima settimane, l’amministrazione comunale aprirà un tavolo di confronto con gli operatori del settore e lavorare alla stesura del protocollo che dovrà essere, nelle intenzioni, un patto di compartecipazione alla sviluppo della città. E sotto questo aspetto, l’esecutivo si augura che lo stesso sia condiviso in maniera ampia.

 

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