Alba Adriatica, atti vandalici. Bizzarri: ritorsione perché chiedo di vedere le fatture. Il caso

Alba Adriatica. Per tre volte gli atti vandalici hanno riguardato l’auto, parcheggiata all’interno del recinto della propria abitazione.

 

In una ulteriore circostanza, invece, ignoti si sono introdotti nello studio professionale, in via Battisti, danneggiando una delle attrezzature. Senza nessun segno di effrazione. I quattro episodi, che si sono verificati nell’arco degli ultimi 20 giorni hanno avuto, ad Alba Adriatica, lo stesso destinatario. Riccardo Bizzarri, noto professionista, che ha deciso di varcare la soglia della caserma dei carabinieri e di sporgere querela contro ignoti.

 

Fin qui la vicenda, seppur esecrabile, potrebbe essere catalogata come una normale denuncia. Ma qui si innestano altri ragionamenti e supposizioni. Perché nella denuncia presentata in caserma, Riccardo Bizzarri (nella vita è medico dentista) non fa mistero che gli atti vandalici, di piccola entità, ma ripetuti, sono da collegare alla battaglia che lo stesso ha avviato, a colpi di volantini, sulla donazione alla parrocchia e ai lavori effettuati nella chiesa di Sant’Eufemia. Da mesi, il dottor Bizzarri ha avviato quella che lui definisce una campagna verità.

 

Con la pubblicazione di volantini attraverso i quali (anche in maniera cruda), chiede di visionare le fatture dei lavori effettuati sulla chiesa di piazza IV Novembre. Per quella donazione, Bizzarri è stato tra i testimoni nel rogito. Ma per quelli stessi volantini, però, è finito sotto processo per diffamazione.

 

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