Roseto, l’augurio ironico al sindaco Enio Pavone

sindaco buon anno“Sindaco buon anno”. Una semplice scritta, su un pezzo di compensato inchiodato ad una piccola asse in legno conficcata nell’aiuola, accanto a una delle tante palme distrutte dal punteruolo rosso.

E’ apparsa questa mattina, sul lungomare di Cologna Spiaggia. Un augurio chiaramente ironico, per sottolineare l’abbandono di un lungomare, quello colognese, i cui lavori di manutenzione non vengono eseguiti da qualche anno. Le palme stanno lentamente morendo, una dietro l’altra. Ma non è tutto. La potatura non viene eseguita da almeno tre anni. O meglio, è stata eseguita solo in modo parziale.

Nello scorso mese di luglio, anche se con un certo ritardo, vennero potate solo alcune piante. Una decina in tutto su un patrimonio che conta una cinquantina di palme su un tratto di 800 metri. Lavori che dovevano essere portati a termine nell’arco di qualche settimana ma che non vennero poi mai ripresi. Tant’è che in questi giorni, il forte vento da nord ha di fatto “estirpato” i rami secchi delle palme, facendo quel lavoro di potatura non eseguito in passato.

Insomma, la natura che corre in soccorso dell’uomo. A terra, sul lungomare, ora restano proprio quei rami, pezzi di palme, assieme a cumuli di sabbia trasportati dalle raffiche di Burian ad oltre 80-90 chilometri orai. A lamentarsi non sono comunque solo i residenti e gli operatori turistici di Cologna Spiaggia. Perché anche sul lungomare centrale di Roseto e nel tratto più a sud non è che la situazione sia molto migliore.palme potate dal vento

Qui, oltre a fare i conti con le chiome implose delle palme malate e cadute in punti di passeggio, c’è anche il problema dei lampioni, nella zona oltre il pontile, corrosi dalla salsedine. E un paio sono già stati abbattuti dalla ruggine.

Ma per fortuna non sono finiti su auto o pedoni in transito. Infine una curiosità. Un anno fa, prima dell’inizio della stagione estiva, quando venne scoperta la prima palma malata e distrutta dal punteruolo sul lungomare di Cologna, un cittadino posizionò un lumino accanto all’albero morto. Un presagio di ciò che sarebbe accaduto a distanza di 18 mesi agli altri arbusti.

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