Teramo, comincia lo scorrimento delle liste di attesa ai nidi mentre si pensa all’esternalizzazione

Dovevano cominciare ieri, ma per un “intoppo burocratico” come lo ha definito lo stesso Piero Romanelli, assessore all’istruzione del Comune di Teramo, lo scorrimento delle liste di attesa nei nidi comunali di San Nicolò, Colleatterrato e Gammarana, slitterà alla prossima settimana, a tre mesi dall’inizio dell’anno scolastico.
Dopo la conferma del finanziamento regionale (140mila euro circa), che permette alle sei strutture comunali di poter contare sul supporto di una decine di educatrici e di almeno tre tate, sarà, dunque, possibile accogliere nei nidi tra i 65 e i 70 bambini in più, andando così incontro alle esigenze di numerose famiglie di tutto il territorio comunale, costrette ad ingegnarsi in vari modi per sopperire a questa mancanza.
E sembra avviarsi ad una felice conclusione, anche la spinosa questione del Peter Pan, il nido “nomade” che, dopo la chiusura della struttura di Via De Albentis nel 2009, ha finalmente trovato casa nella struttura della San Giuseppe. Romanelli ha assicurato che gli atti ufficiali per il trasferimento definitivo sono in itinere e dopo le festività natalizie si potranno cominciare le lezioni nel nuovo edificio, lasciando libere le aule dei nidi di via Diaz e di Piano Solare che finora avevano ospitato i bambini del Peter Pan.
L’assessore ha anche garantito l’apertura di due strutture ancora da individuare per il periodo natalizio, visto che l’arretrato di pagamento per il personale che aveva svolto l’anno scorso il servizio è stato sbloccato, mentre sembra essere quasi certo il programma di esternalizzazione di un nido, con la gestione alle cooperative, già dal prossimo anno scolastico. “Con l’età delle nostre bravissime educatrici che avanza” ha detto Romanelli “sebbene sia già stato previsto nel prossimo piano triennale delle assunzioni l’inserimento di questa figura professionale, sull’esperienza positiva già avuta con il Micronido, stiamo pensando di affidare la gestione di una delle nostre strutture, mantenendo la coordinatrice di nido, all’esterno. Il mio impegno in questo settore è massimo e, dopo tanti salti mortali compiuti finora, sono contento che qualche risultato cominci ad arrivare”.

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