Coronavirus, salgono a 34 i positivi a Teramo città

Teramo. Di riflesso a quanto sta accadendo nel contesto regionale, anche a Teramo città sono aumentati i contagi da Coronavirus.

“Il dato dei contagi che interessano i nostri residenti si assesta su 27 casi positivi domiciliati cui si aggiungono 3 ricoverati in ospedale e i 4 ospiti della struttura “De Benedictis” trasferiti come è noto presso la RSA di Bellocchio”, annuncia il Sindaco D’Alberto.

“Sulla situazione della De Benedictis, che aveva destato molta preoccupazione e su cui abbiamo chiesto una stretta e una intensificazione dei controlli per evitare lo sviluppo di un pericoloso focolaio, dalle informazioni acquisite emerge che non sono stati registrati ulteriori casi né tra gli ospiti né tra gli operatori mentre si sta procedendo a verificare la conferma della positività, dubbia, di uno dei casi precedentemente annunciati. La situazione resta quindi fortunatamente sotto controllo e ribadiamo la nostra collaborazione e vicinanza ai vertici sanitari e amministrativi dell’azienda”, aggiunge il primo cittadino.

“Più in generale, nella nostra città, i numeri sono molto lontani rispetto a quelli di 5 mesi fa ma l’evoluzione e l’incertezza della situazione impone di mantenere altissima l’attenzione e di rispettare puntualmente tutte le regole di sicurezza e prevenzione della salute di ciascuno di noi e della collettività. Noi Sindaci ci siamo, sempre sul fronte. La Regione assuma il ruolo che le compete e svolga finalmente l’attività di regia e coordinamento istituzionale e sanitario che è necessaria in questo momento”.

“Abbiamo potenziato i controlli in queste ultime settimane con il coordinamento delle forze dell’ordine che ringrazio di cuore per l’attività svolta. Ora intensificheremo le azioni anche con l’adozione, se necessario, di misure sanzionatorie”.E, appellandosi ai piú giovani, conclude: “In questo momento non esiste regola, norma o controllo che reggano o funzionino senza la consapevolezza e il buon senso che devono guidare le azioni di ciascuno di noi. Soprattutto dei nostri ragazzi, verso cui va l’appello più forte, perché, lo ribadiamo, non possiamo assolutamente mettere a rischio la continuità scolastica, priorità assoluta per il nostro futuro”.

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