Teramo: ‘la Croce Rossa non è stata sfrattata dal Comi’

Teramo. La Provincia sfratta la Croce Rossa dagli spazi del Comi 2? E’ quanto, secondo la consigliera provinciale nonchè consigliera comunale di Teramo, Graziella Cordone, sarebbe accaduto a Teramo. A spiegare come stanno le cose è il consigliere delegato all’edilizia scolastica, Luca Frangioni.

“Occorre fare una premessa: Teramo è una città “terremotata” con molti spazi pubblici inagibili. Non da oggi la Provincia assicura stanze e locali ad alcune associazioni locali e fra queste la Croce Rossa. Un’anomalia, rispetto alla norma, perché normalmente sono proprio i Comuni ad ospitare le associazioni del luogo. Vorremmo avere spazi per tutti ma non li abbiamo e non credo possa sfuggire a nessuno l’emergenza che stiamo vivendo: quella relativa alla scuola. Il primo rientro in presenza dopo un lockdown mondiale. Garantire il distanziamento non è solo il nostro primario compito, in quanto rientra nelle nostre competenze fondamentali e rappresentano quindi un obbligo di legge, ma è una priorità nazionale che serve a garantire la sicurezza sanitaria e sociale di tutti. I dati sul virus, sui contagi e le incertezze che ancora circondano lo sviluppo della malattia sono elementi che in questo momento prevalgono su ogni altra esigenza.

La Croce Rossa non è stata sfrattata: abbiamo chiesto una stanza di quelle concesse all’associazione all’interno del cosiddetto Comi 2, una sola stanza che ora viene usata come segreteria. Il resto degli spazi è ancora a disposizione dell’Associazione.

Le ragioni contigenti non sono superabili per ragioni sanitarie e di sicurezza; per il futuro certamente andrà individuata una soluzione definitiva anche perchè il Comi 2 è titolare di un finanziamento sisma e, una volta superata l’emergenza COVID dovrà essere totalmente ristrutturato.

Per quanto riguarda il Corso per adulti è solo il caso di far presente che la sede è di competenza del Comune e non della Provincia: per anni ci siamo fatti carico di ospitarlo per spirito di collaborazione istituzionale e perché, naturalmente, abbiamo a cuore la formazione in età adulta. Ma la disponibilità sin qui mostrata verso tutti non può essere scambiata per un dovere: oggi, ora, dobbiamo adempiere ai nostri obblighi verso l’istruzione secondaria e garantire condizioni di totale sicurezza a studenti, professori, operatori scolastici e famiglie. Al resto, come ripetiamo da mesi insieme all’Ufficio Scolastico Provinciale possiamo contribuire riflettendo su soluzioni alternative potendo contare, però, sulla collaborazione di tutti. Considerato il ruolo ricoperto della consigliera Cordone, eletta al Comune di Teramo, le saremo grati se vorrà farsi parte diligente nella ricerca di una soluzione”.

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