Arsita, viabilità limitata sulla Sp34: i lavori devono accelerare

Arsita. C’è amarezza, tristezza, delusione e tanta preoccupazione ad Arsita dopo le ultime notizie relative alla viabilità sulla SP34 che collega il piccolo comune del teramano con Bisenti e quindi con Teramo e Pescara. Una strada che attende interventi da decenni e che finalmente aveva visto l’avvio dei lavori nei mesi scorsi con la chiusura temporanea di questa arteria. La strada ora è stata però riaperta, ma gli interventi sono stati realizzati solo in parte.

Sostanzialmente la Provincia di Teramo, qualche mese fa, aveva affidato con fondi ex ANAS i lavori sulla SP34 divisi in tre lotti, il primo dei quali va dal cimitero di Bisenti al ponte. Dopo aver proceduto all’affidamento dei lavori, però, è emerso che il ponte presente su questo primo lotto è pericolante e necessita di interventi ulteriori per i quali i fondi vanno reperiti. La strada è stata quindi riaperta al traffico veicolare, dopo la realizzazione di alcuni interventi e la provvisoria messa in sicurezza del ponte, che però ha comportato il transito a senso unico alternato e l’interdizione ai mezzi che superano le 10 tonnellate: autobus e camion. Di qui le preoccupazioni e gli interrogativi: come faranno gli studenti ad andare a scuola ad Atri o a Teramo se l’autobus non può raggiungere Arsita? Come verranno approvvigionati i negozi del paese, il distributore di carburante? La ricostruzione come potrà proseguire e con quali costi ulteriori se i mezzi non possono transitare sulla SP34?

Queste le domande che l’Amministrazione Comunale di Arsita pone all’amministrazione provinciale di Teramo considerando che le altre due strade che da Bisenti portano ad Arsita sono comunali e strette e con un limite di peso dei mezzi che possono transitarvi già imposto a 7 tonnellate. Unica strada che resta percorribile per i mezzi pesanti è quella che collega Arsita con Penne, con una distanza chilometrica quintuplicata. “Questa notizia ci ha lasciati basiti e amareggiati – dichiara la sindaca di Arsita, Catiuscia Cacciatore – e ovviamente comprendiamo la necessità di effettuare interventi risolutivi che rendano il passaggio sul ponte sicuro per tutti, ma quanto dovremmo aspettare? Al Presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura, ho già palesato le nostre preoccupazioni e l’auspicio è che non si aspetti troppo. Anche se i lavori sugli altri due lotti procedono, questo dover attendere per sistemare il ponte è preoccupante per le sue ripercussioni. Le attività commerciali ora fanno fatica a essere approvvigionate, siamo preoccupati per le ripercussioni che potranno esserci sulla ricostruzione e ovviamente, in vista della riapertura delle scuole, siamo preoccupati per i nostri studenti e per il loro diritto allo studio: raggiungere Atri e Teramo con il mezzo pubblico potrebbe essere loro precluso. Per queste ragioni spero ci possa essere una accelerazione nell’iter che possa portare a realizzare questi lavori nel più breve tempo possibile anche a tutela ulteriore della vita dei piccoli centri, sempre più vittime dello spopolamento e dell’abbandono e ovviamente, come Amministrazione Comunale, in assenza di risposte, porteremo avanti ogni azione possibile, e in tutte le opportune sedi, per portare all’attenzione di tutti gli organi competenti la problematica e arrivare a una sua risoluzione quanto prima”.

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