Addio ‘Atri a Tavola’, la Promoeventi svela le carte e annuncia: andiamo via per colpa dell’amministrazione Astolfi

Atri. Undici edizioni, menzioni importanti, richiamo per migliaia di turisti e ospiti illustri: Atri a Tavola ha saputo subito imporsi nello scenario regionale come una delle più importanti iniziative enogastronomiche, appuntamento fisso del cartellone estivo della città ducale nei mesi di luglio e agosto.

Quest’anno sarà diverso, perché quest’anno Atri a Tavola non tornerà a riempire le strade e le piazze della cittadina. Ad ufficializzarlo è la stessa Promoeventi, organizzatrice dell’evento, che in una lunga nota spiega la sua versione dei fatti e attacca lapidaria: “tutta colpa dell’amministrazione comunale”.

“Con rammarico apprendiamo, da voci di piazza, che la fine della manifestazione sia attribuita alla nostra stessa associazione. Vogliamo smentire categoricamente simili affermazioni, anzi cogliamo l’occasione per svelare la verità. Nei primi di maggio ci siamo preoccupati di far pervenire all’Assessore preposto una lettera, regolarmente protocollata, con la nostra piena disponibilità per l’organizzazione dell’eventuale XII edizione di “Atri a Tavola”. A tutt’oggi non ci è pervenuta alcuna risposta, confermando un’abitudine dell’Assessore Italiani già evidenziata, lo scorso dicembre, in occasione della programmazione de “La Notte dei Faugni”, altra iniziativa che ci è stata “espropriata”.

In dodici anni ci siamo confrontati con numerosi Assessori di centrodestra e centrosinistra, con i quali siamo sempre riusciti a instaurare un rapporto di dialogo e fiducia reciproca. Esattamente un anno fa, l’Assessore Italiani dichiarava testuali parole: ‘L’esperienza maturata dalla vostra associazione in questi anni è per noi garanzia di serietà e professionalità’. Peccato non poter affermare la stessa cosa per l’Assessore. Dapprima ci chiede uno sforzo per diminuire i costi già notevolmente bassi, impegnandosi per stretta di mano a concedere 8.000 euro per i due appuntamenti di luglio e agosto. A fine estate, a manifestazione già avvenuta, vengono, invece, deliberati soltanto 7.000 euro, versati peraltro soltanto lo scorso 15 maggio, a distanza di quasi un anno, e dopo
numerosi solleciti, contrariamente a quanto avvenuto con altre associazioni, che hanno beneficiato di copiosi contributi e perfino in parte anticipati.

Abbiamo scoperto da una delibera che ‘il Comune di Atri intende proseguire l’esperienza avviata 10 anni fa attraverso il patrocinio e il finanziamento della manifestazione denominata Atri a Tavola, co-realizzata con un’associazione locale, ridisegnandone gli obbiettivi ed il target di riferimento che possano dare ulteriore slancio alla manifestazione stessa, anche attraverso il cambiamento del nome individuato in modo provvisorio in Atri nel gusto‘. Nel prendere atto che l’Amministrazione comunale non conosce nemmeno il numero delle edizioni di Atri a Tavola, abbiamo scoperto che i partner di questa ‘nuova’ manifestazione sono gli stessi che per anni, attraverso i loro referenti locali, abbiamo tentato invano di coinvolgere attivamente al fine di migliore e ampliare la manifestazione: Pro Loco Hatria, Riserva naturale WWF “Calanchi di Atri”, Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) e Coldiretti.

Dal momento che gli obbiettivi da loro dichiarati sono gli stessi che noi abbiamo portato avanti per tutti questi anni, che la nostra intenzione è sempre stata quella di ampliare il bacino d’utenza puntando ad una comunicazione mirata ed efficace anche al di fuori dell’ambito regionale, che le date previste sono le stesse (2 giorni a luglio e 2 ad agosto), che l’esperienza maturata dalla nostra associazione è stata riconosciuta dallo stesso Assessore Italiani, che i successi conseguiti da Atri a Tavola sono inequivocabili e sotto gli occhi di tutti, commercianti, cittadini, visitatori, che la gestione amministrativa ed organizzativa è sempre stata limpida e mirata al massimo risparmio senza ledere la qualità del risultato (ricorrendo gratuitamente alle professionalità degli associati), qual è il senso di questa palese ‘espropriazione’? Il semplice sfizio di cambiare nome o piuttosto la volontà di affidare ad altri un format, da noi ideato, di sicuro successo che potrebbe presentarsi come ideale biglietto da visita per ottenere ingenti finanziamenti? I nuovi partner saranno in grado di garantire la buona riuscita dell’evento con lo stesso budget a noi concesso lo scorso anno dall’Assessore Italiani?

Infine, ma non per ultimo” aggiunge il presidente della Promoeventi, Mirko Toscani “vogliamo ricordare spiacevoli episodi che hanno creato disturbo alla riuscita dell’iniziativa. Lo scorso anno, infatti, in occasione della giornata inaugurale di Atri a Tavola, in cui era ospite l’ex Assessore al Turismo della Regione Abruzzo, l’Amministrazione comunale si è dimenticata di far allestire il palco in Piazza Duomo. Il gruppo della serata si è visto costretto a suonare a terra, mentre l’Assessore Di Dalmazio ha scelto di non fare il suo consueto saluto al microfono.

Sotto l’Amministrazione Astolfi sono finite numerose iniziative ma di certo non riuscirà a far scomparire il progetto Atri a Tavola. Più volte negli ultimi anni ci è stato proposto di esportare altrove la manifestazione, ma il nostro orgoglio di favorire in primis la nostra città è venuto prima di ogni altra cosa. Nei giorni scorsi, siamo stati nuovamente contattati da un altro comune, pronto ad offrire il massimo appoggio per l’iniziativa. Al momento è in corso una trattativa per valutare la fattibilità della proposta. Con l’approssimarsi dell’imminente stagione estiva, sin dai prossimi giorni potrebbe concretizzarsi il nuovo progetto che per la prima volta l’Associazione Promoventi attiverà fuori dal comune di Atri”.

 

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