Sant’Egidio, la denigrazione del luogotenente De Nicola con la storia del falso arresto

de nicolaSant’Egidio. La voce è circolata una settimana fa, alla stregua di un Pesce d’aprile differito. Uno scherzo di cattivo gusto, ma che inizialmente è stato preso anche con un sorriso dal diretto interessato.

 

Di chi si parla? Del luogotenente Mario De Nicola, comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Egidio alla Vibrata, che per effetto di un’opera di denigrazione sul piano personale, è stato tirato in mezzo in una fantomatica indagine sulla spaccio di stupefacenti.

Da integerrimo uomo dello Stato, capace di portare a termine anche brillanti operazioni a figura che viene risucchiata da delinquenti che solitamente combatte. Chi ha messo in giro questa voce, decisamente infondata, ha voluto con ogni probabilità minare l’uomo e la divisa che indossa. La voce fatta circolare, ovviamente era infondata. Il luogotenente De Nicola non è stato nè arrestato, nè tanto meno coinvolto in nessuna operazione anti doroga che lo vedeva dall’altra parte della barricata. 
La voce, però, a distanza di giorni, continua a circolare anche fuori dai confini territoriali, a testimonianza che l’opera di denigrazione pare non sia finita. Chi possa aver azionato quella che viene definita, nei tempi moderni la macchina del fango? E per quale ragione? Difficile dirlo, di sicuro delle indagini (vere questa volta, non come il finto arresto) sono in corso per capire chi possa aver ispirato il tutto.

 

Impostazioni privacy