Caos parcheggi all’ospedale di Teramo: tra polemiche, disagi e contenziosi

Teramo. Sul caos parcheggi scoppiato questa mattina all’ospedale di Teramo che vede contrapposti la societa’ di gestione Parking Piazza Italia Spa e la Asl di Teramo dopo la chiusura forzata del multipiano decisa dalla societa’ in aperto contenzioso con la Asl, prende posizione il sindacato dei medici che preannuncia battaglia legale.

 

 

Cio’ che biasimiamo di piu’ e’ l’assoluta mancanza di rispetto nei confronti di operatori sanitari e cittadini-utenti dichiara il segretario regionale Anaao Assomed, Filippo Gianfelice. Come sempre, gruppi societari stipulano contratti quasi mai rispettati, creando caos e disservizi, aggravati dalla isolata posizione dell’Ospedale e dagli esigui spazi di parcheggio intorno allo stabile. Lo scopo e’ di creare i fabbisogni e dopo di chiedere aumenti di tariffe. L’Anaao Assomed adira’ le vie legali per richiedere il rimborso di quanto pagato per gli abbonamenti con danni morali e materiali e contemporaneamente invita tutte le autorita’ preposte a prendere immediati provvedimenti sia per tutelare i cittadini e tutti gli operatori sanitari e sia per non danneggiare il buon funzionamento dell’ospedale. Domani sul caso e’ previsto un incontro in prefettura.

La posizione dep circolo Pd Teramo Est

La querelle sollevatasi in questi giorni tra il management ASL e la società che gestisce il parcheggio a pagamento dell’Ospedale Mazzini non ci coglie purtroppo di sorpresa, visto che concretizza tutti i dubbi e le perplessità che questo Circolo aveva espresso ormai più di un anno fa, all’epoca dell’inaugurazione della struttura.
Struttura che risultava ancora in fieri all’epoca del consueto taglio del nastro alla teramana, e che ad oggi conosce ulteriori ritardi nella sua ultimazione.

 

Ad oggi, non ci sorprendono né le lungaggini nel completamento, né le difficoltà di rientrare dell’investimento fatto da parte del gestore del parcheggio: già un anno fa paventavamo il timore che che non si erano tenute in debita considerazione le esigenze degli utenti e dei lavoratori dell’ospedale teramano, e che i ritardi nei lavori avrebbero portato ad un lievitamento dei costi di realizzazione che avrebbero costretto il soggetto privato a pretendere soluzioni più convenienti dal lato delle tariffe.
Il precedente manager ASL aveva messo in campo provvedimenti palliativi a termine – come ebbe a dichiarare, “fino al completamento della struttura” – riguardo la coesistenza di parcheggi liberi e a pagamento, garantendo di volta in volta agevolazioni per dipendenti (la famosa convenzione da “una pizza e una birra mensile”) o utenti in condizioni particolari, ma dicevamo già allora come questo fosse solo un modo per nascondere i problemi e che alla lunga sarebbero peggiorate le condizioni di utilizzo per gli utenti.
Non serve essere indovini per capire che una struttura creata a servizio unicamente dell’ospedale ha nei dipendenti e utenti dello stesso l’unica clientela possibile, e che ogni rimodulazione contrattuale da parte del gestore rischia di divenre una semplice occasione di far cassa, magari per coprire i costi lievitati in corso d’opera, sulla pelle di chi è “costretto” ad usufruire dei servizi.
Esattamente un anno fa assistevamo al tentativo di ridurre gli spazi di parcheggio libero nell’enorme area intorno all’Ospedale Civile, oggi assistiamo invece ad un’incomprensibile serrata di chi si lamenta di non aver potuto rinegoziare un contratto ancora più vantaggioso di quello ad oggi in essere, basato su condizioni che poggiano su convenzioni quasi obbligate con un bacino di utenza di un migliaio di dipendenti e un giornaliero afflusso di utenti “costretti” loro malgrado a fare visita a una struttura ospedaliera, non ad uno stadio o a un centro commerciale.
Purtroppo l’ombra speculativa dietro la realizzazione di quella che dovrebbe essere una struttura di servizio doveva essere presa in considerazione anche da chi poco più di un anno fa inaugurava baldanzoso l’ennesima incompiuta, appuntandosi l’ennesima medaglia di una Città che cambia in peggio.

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