Risolto il giallo di Silvi: il giovane si è tolto la vita

Silvi. Sembra essersi chiarito il giallo del giovane morto a Silvi, Franco Morelli di 21 anni, trovato senza vita nella pineta del Cerrano all’interno di Lancia Y.

 

Il giovane infatti, si sarebbe suicidato e non ucciso, come emerso durante una mattinata nella quale le voci si sono rincorse. Nel corso delle ultime ore, infatti, gli inquirenti (il comando provinciale dei carabinieri di Teramo e il sostituto procuratore Laura Colica) hanno fatto luce su una serie di aspetti. Dall’arma, una pistola oggetto di furto, trovata all’interno della piccola utilitaria, ai colpi sparati. Secondo quanto accertato fino ad ota, infatti, il giovane si sarebbe sparato alla tempia una prima volta, ma non sarebbe morto subito. Poi avrebbe sparato altri due colpi sulla carrozzeria e ulteriori due che sarebbero stati letali. Questa è al momento la ricostruzione fatta dai carabinieri (alle indagini collaborano anche i militari della compagnia di Giulianova, diretti dal capitano Domenico Calore e della stazione di Silvi, oltre a quelli del reparto provinciale con il capitano Nazario Giuliani).Elmenti questi emersi dalla ricognizione cadaverica fatta dal medico legale Cristian D’Ovidio, che poi si occuperà della successiva autopsia). Al momento non si conoscono le ragioni del tragico gesto.

Il corpo di Franco Morelli, disteso sul sedile posteriore della sua auto, una Lancia Y, e nascosto alla visuale esterna dai finestrini oscurati, è stato trovato da un equipaggio della Croce Rossa di Silvi, giunto sul posto dal 118 dopo la segnalazione di un amico della vittima, che lo cercava.morelli

Franco Morelli, disoccupato, viveva a Silvi Marina con il nonno acquisito, mentre i genitori, separati, non vivono nella cittadina teramana. Sul luogo del ritrovamento, sono arrivati, oltre ai famigliari, diversi amici. Gli stessi amici che ora lo ricordano su Facebook e sui social network condividendo le sue foto. Proprio su Facebook, ‘Francuccio’ – questo il nome scelto per il suo profilo – si era definito ‘ferito’. ”Crescendo da solo – aveva scritto – ho imparato che nella vita ti puoi aspettare di tutto e da tutti. Si fa fatica a crederci, su persone che aiuteresti con tutto il cuore. Sentirsi dire e fare cose che non ti saresti mai aspettato, minimamente. Non me lo merito”.

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