La Cgil denuncia: «Perché si assumono pensionati per guidare gli scuolabus?»

Teramo. Pensionati “usati” per guida gli scuolabus, invece di assumere nuovo personale. E’ la denuncia che fa partire la Cgil, tramite Franco Rolandi, segretario regionale della Filt Cgil Abruzzo ed Aurelio Di Eugenio, segretario della Filt Cgil Teramo.

«L’utilizzo di pensionati adibiti alla guida di autobus per il servizio di trasporto pubblico locale e scuolabus da parte di imprese private che operano nel settore, costituisce semplicemente un fatto immorale e scandaloso – affermano – Eppure tutto questo accade tranquillamente nei comuni di Mosciano Sant’Angelo e Giulianova nell’indifferenza degli Enti Locali e della Regione Abruzzo che nell’affidare i servizi e nell’erogare rilevanti contributi pubblici che superano anche il milione di euro l’anno, non prevedono espressamente clausole e vincoli che escludano l’utilizzo di pensionati nell’espletamento dei servizi. Pur essendo consapevoli che le normative vigenti, purtroppo, offrono la possibilità alle imprese di poter assumere anche chi ha raggiunto la soglia della pensione e che magari qualche anno fa ha perfino beneficiato dalle aziende pubbliche di provenienza quali l’Arpa (ma non solo) incentivi all’esodo per accedere ai benefici pensionistici, riteniamo tutto ciò inammissibile e vergognoso».

E continuano: «Vedere autisti in pensione che alla soglia dei 70 anni, vengono adibiti alla guida di pulmini su cui viaggiano adolescenti trasportati verso scuole di ogni ordine e grado (dalle materne alle medie) nonché alla guida di autobus per l’espletamento del servizio pubblico di trasporto locale, oltre a costituire un rischio in termini di sicurezza per le persone trasportate, rappresenta altresì un vero paradosso se si pensa che ancora oggi quello del conducente viene definito un lavoro usurante e come tale beneficiario di un trattamento pensionistico agevolato rispetto alla normativa generale. Auspichiamo – concludono dalla Cgil – che gli amministratori pubblici intervengano immediatamente per arginare questo assurdo fenomeno. Il primo appello lo rivolgiamo direttamente ai sindaci dei comuni coinvolti (Mastromauro e Di Marcello) ma anche all’Assessore Giandonato Morra e alla stessa Regione Abruzzo il cui logo campeggia chiaramente sugli autobus delle aziende in questione».

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