Il saluto ad Aristide Malavolta tra grandi assenti ed ex operai

Teramo. Gente comune, operai con cui ha avuto a che fare in un’aula di tribunale dopo il fallimento delle sue aziende. Amici di vecchia data e persone che hanno voluto comunque portare un saluto ad un uomo che ha segnato trent’anni di vita teramana. Si sono svolti questa mattina a Bellante i funerali di Aristide Romano Malavolta, scomparso lunedì nel tardo pomeriggio all’età di 83 anni e da tempo gravemente malato.

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Una cerimonia sobria, segnata anche da grandi assenze. Quelle delle istituzioni di Teramo (presente solo l’assessore Giorgio D’Ignazio) e quelle della Teramo Calcio (c’era solo il segretario di una vita Pino Maselli). Non hanno voluto invece mancare l’ex sindaco Angelo Sperandio, Giandomenico Di Sante, Vincenzo Montani, ex dirigente della Teramo Calcio, ed Ettore Donati, primo allenatore del Teramo dell’era Malavolta nella stagione 1997/1998. E proprio una bandiera del Teramo è stata deposta sulla bara prima delle esequie officiate dal parroco José Erismar della Chiesa Parrocchiale di Bellante (paese che ha dato i natali a Malavolta). La Malavolta Corporate è stata vero e proprio leader in Italia nel campo dei surgelati fino a sette anni fa. Poi il declino, i fallimenti e la scomparsa, due anni fa, dell’adorato figlio Romy. Aristide Malavolta ha lasciato la moglie Amabilia ed i figli Mario, Andrea e Rita.

 

 

 

 

 

 

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