Danni maltempo nel Teramano, Valle Castellana resta il punto critico

IMG_5036_2000x1500Teramo.  La Sp49 che collega Valle Castellana ad Ascoli Piceno rimane chiusa. Questa la decisione adottata dopo il sopralluogo della Protezione Civile regionale, insieme a rappresentanti delle istituzioni.

 

L’unica speranza per i residenti di Valle Castellana per raggiungere Ascoli è il responso definitivo dei geologi sul livello delle lesioni, che potrebbe portare alla riapertura della Sp49 almeno durante il giorno.

Se a Valle Castellana la normalità tarda a ritornare, a Pietracamela, entro mercoledì, verrà riaperta la provinciale che, dalla statale 80, arriva proprio al comune montano. Lì il disagio è rappresentato da un grosso masso ciclopico che ostruisce la via e che uomini della Provincia, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco provvederanno a rimuovere pezzo per pezzo, anche con l’uso della dinamite.

La Giunta Provinciale ha intanto approvato ieri la richiesta di stato di calamità naturale: le stime parlano di 12 milioni e 880 mila euro di danni e la Provincia ne ha già spesi 360mila per le procedure di emergenza dopo il passaggio del ciclone Venere.

“Per risanare il versante a Valle Castellana servono somme importanti” spiega l’assessore alla Viabilità Elicio Romandini. “Chiederemo al Dipartimento Nazionale di Protezione Civile di utilizzare parte delle risorse stanziate per l’alluvione del 2011. Non vedo alternative, anche se noi abbiamo provveduto a sgomberare la strada e a riaprire una parte della carreggiata, lo stato del versante desta oggettive preoccupazioni per il rischio di frane e smottamenti”.

I residenti, la maggior parte dei quali lavora e studia nella provincia di Ascoli Piceno, intanto, dovranno utilizzare la provinciale per Acquasanta Terme: un tragitto più lungo di circa 40 chilometri rispetto alla provinciale 49. “Una decisione non facile, ma che abbiamo condiviso tutti considerato il livello di rischio” continua Romandini, che sui tempi degli interventi precisa: “Purtroppo non c’è da farsi illusioni: la Protezione Civile regionale non ha fondi per intervenire in situazioni come questa dove, pur essendo alto il disagio per i cittadini, esiste comunque una viabilità alternativa. Noi chiederemo subito la rimodulazione dei fondi alluvione 2011 per poter utilizzare almeno un paio di milioni da destinare in via prioritaria a Valle Castellana e a Pietracamela, ma la decisione finale resta in mano al Dipartimento Nazionale: anche in caso di risposta affermativa i lavori non potranno iniziare prima di gennaio, febbraio confidando in condizioni atmosferiche favorevoli”.

Intanto, nellìincontro che si è svolto al Comune di Valle Castellana, dopo il sopralluogo, si è cominciata a valutare l’ipotesi di progettare una variante alla 49 bypassando il tratto più franoso. “Ma i tempi” specifica l’assessore “non sono certo brevi”.

Meno grave ma comunque da monitorare la situazione sulla provinciale per Pietracamela, che entro mercoledì dovrebbe essere riaperta al traffico. Anche qui, però, Provincia e Protezione Civile concordano sulla necessità di un intervento di messa in sicurezza di alcuni tratti del versante. “Dovremmo farcela” chiosa Romandini “ma uso il condizionale perchè per portare a termine i lavori è necessario che permangano buone condizioni atmosferiche. Amministrazione comunale e operatori turistici sono preoccupati per la stagione turistica invernale alle porte: anche in considerazione di questo non trascurabile aspetto, con il prezioso supporto del Prefetto che si è impegnato a sostenere le nostre richieste, andremo a rappresentare al Dipartimento di Protezione Civile la necessità di utilizzare i fondi alluvione del 2011″.

 

Anja Cantagalli

 


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