Hashish in arrivo da Scampia: arrestati due napoletani a Villa Rosa

quagliozzi1Martinsicuro. Corrieri della droga, in arrivo da Scampia, bloccati e arrestati sul lungomare di Villa Rosa. I carabinieri intercettano una delle rotte usate per rifornire di stupefacente (hashish sopratutto) il litorale tra Abruzzo e Marche.

In carcere, con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono finiti due campani, Luca Priore di 31 anni di Qualiano e Giovanni Fummo, 33 anni, di Calvizzano, centri dell’hinterland napoletano. Nell’auto i due nascondevano, all’interno di un pertugio ricavato all’interno del cruscotto, otto panetti da centro grammi ciascuno di hashish, mentre nell’auto erano concervati anche 20 grammi di marijuana, già suddivisi in dosi, e 1500 euro in contanti. I due sono finiti in trappola nel contesto di una specifica operazione, pianificata dal comandante della compagnia di Alba Adriatica, il capitano Pompeo Quagliozzi. Appostamenti effettuati, nella circostanza, da una pattuglia del nucleo operativo, diretto dal luogotenente Gregorio Camisa. I militari erano sulle tracce di una Citroen C3, posteggiata sul lungomare di Villa Rosa. Auto sospetta, con due persone a bordo, aspetto questo che ha spinto a chiedere l’intervento anche di una pattuglia della stazione di Martinsicuro, diretta dal luogotenente Antonio Romano. Almeno inizialmente, i due campani non hanno denotato nessuna incertezza, poi quando i militari hanno deciso di perquisire il mezzo, quache segnale di insofferenza è emerso. La vettura è stata letteralmente rivoltata e dal cruscotto sono spuntati fuori i panetti di “fumo” che i due partenopei, con ogni probabiità, avrebbero dovuto piazzarehashish_in_auto attraverso qualche spacciatore della zona. Fummo e Priore sono stati arrestati, la roba sequestrata, mentre ulteriori indagini sono in corso per stabilire chi fosse il destinatario finale della partita di droga acquistata a Scampia. In giornata i due campani sono comparsi davanti al giudice per la convalida dell’arresto. Sono stati condannati a 4 anni e 18mila euro di sanzione ciascuno e la sospensione della patente di guida per due anni. Per loro disposta la cutodia cautelare in carcere.

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