Controguerra, cadavere sul Tronto ancora senza identità: ora “autopsia orale”

Sarà l’autopsia orale (accertamento autoptico odontologico) che sarà eseguita per la prima volta in Abruzzo, a poter contribuire all’identificazione del cadavere dell’uomo di circa 50 anni rinvenuto sul greto del fiume Tronto, nel comune di Controguerra, lo scorso 26 dicembre e ancora senza identità.

 

 

La decisione di cercare aiuto nell’odontologia forense, specialità medico legale, che di recente ha contribuito all’identificazione di numerosi corpi senza nome, è del sostituto procuratore Greta Aloisi che sta coordinando le indagini sul ritrovamento e su indicazione della dottoressa Gina Quaglione, l’anatomopatologa che ha svolto l’autopsia e che sta approfondendo la valutazione dei campioni biologici per individuare le cause del decesso. L’esame autoptico orale è stato fissato per mercoledì 3 gennaio all’obitorio dell’ospedale di Teramo, ed è stata affidata agli odontoiatri forensi Mario Torreggianti, teramano, ed Emilio Nuzzolese, barese, docente all’Università di Torino e noto alle cronache giudiziarie per essere stato il consulente della difesa di Raniero Busco, il fidanzato di Simonetta Cesaroni, uccisa in via Poma nell’agosto del 1990, assolto in Appello dopo la condanna a 24 anni.

 

 

Attraverso la ‘mappatura’ di mascelle e mandibole, dei denti e delle protesi, si otterrà un profilo genetico che comprenderà anche le specifiche geografiche di provenienza dell’uomo tale da poter essere comparato con altri campioni disponibili, e che verrà inserito nelle banche dati del ministero dell’Interno e dell’Interpol e trasmesso al Commissario Straordinario per le Persone Scomparse. Al 31 dicembre 2016 nel registro generale i cadaveri non identificati risultano essere quasi 3mila, 6 dei quali in Abruzzo. Quello di Controguerra è il terzo nel Teramano: i precedenti due erano stati rinvenuti entrambi a Pineto, nel 2000 e nel 2007.

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