Atri, Regione e Asl incontrano operatori del San Liberatore: ‘professionalità e lavoro di equipe’

Atri. Grande collaborazione tra i reparti, alti livelli di professionalità e fiducia nei confronti dell’ospedale. Sono questi gli ingredienti alla base di quello che gli operatori sanitari hanno definito ‘Modello Atri’ nel corso dell’incontro che si è svolto questa mattina nella sala convegni del San Liberatore.

A incontrare lo staff del nosocomio atriano il consigliere regionale Luciano Monticelli, l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci e i vertici della direzione Asl di Teramo Roberto Fagnano e Maria Mattucci, che hanno scelto di visitare l’ospedale atriano per fare il punto della situazione sull’andamento del San Liberatore.

A colpire tecnici e politici il clima di grande collaborazione tra il personale medico e non, che hanno all’unisono dichiarato di godere, tra le stanze dell’ospedale di Atri, di molta sintonia e disponibilità da parte di tutti. “Abbiamo lasciato parlare i veri protagonisti di questo ospedale – commenta in merito Monticelli – e tutti concordano nel descrivere il San Liberatore un luogo in cui si lavora bene e si lavora tanto. Una considerazione che non può che inorgoglirci perché ulteriore conferma del percorso di rilancio che questo nosocomio sta vivendo e che anche il territorio avverte”.

Il riferimento è alla descrizione che gli operatori sanitari hanno fatto di molti dei reparti che compongono il San Liberatore, affollati di pazienti per tutta la settimana. “Una caratteristica – interviene l’assessore Silvio Paolucci – che dimostra come la professionalità paga, perché il territorio riconosce fiducia a questo ospedale”.

Diversi i responsabili che si sono alternati negli interventi e che hanno rimarcato la possibilità di poter contare su attrezzatura d’avanguardia, come il nuovo mammografo che a breve farà il suo ingresso al San Liberatore, garantendo, assieme alla risonanza magnetica, uno screening migliore sulle patologie tumorali.

“E’ da parecchio – prosegue il consigliere Monticelli – che non mi capita di assistere a una riunione così tranquilla. È segno che le cose funzionano, ma questo non deve essere per noi un punto di arrivo quanto piuttosto un nuovo punto di partenza. Occorre investire ancora e lo faremo”.

Tale volontà è stata ribadita anche dallo stesso assessore Paolucci, che ha sottolineato la decisione di investire su aspetti come la formazione e le risorse umane. Un settore che, assicura l’amministratore regionale, andrà a essere potenziato anche in vista dei pensionamenti previsti per l’anno 2018. Ma non solo. “L’obiettivo – continua Paolucci – è anche quello di risolvere il problema legato alla riabilitazione, cosa che finora ha comportato un’alta mobilità passiva e, più in generale, di garantire una programmazione che questa volta, però, non venga creata a monte, ma a valle guardando al territorio e alle sue esigenze”.

“Più volte, questa mattina – conclude Luciano Monticelli – abbiamo sentito medici e operatori sanitari parlare di questo ospedale come di ‘Modello Atri’. Un mix che unisce professionalità, sintonia e collaborazione; un mix non facilmente reperibile in altri luoghi. Per questo l’ospedale non potrà che crescere. E noi lo supporteremo ancora”.

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