Roseto, una strada di fango a Coste Lanciano

Un fiume di fango al minimo accenno di temporale. Una strada, quella che collega la zona della rotonda della Teramo-Mare con la vallata del Tordino passando per Coste Lanciano e l’abitato di via Romualdi, nel territorio comunale di Roseto, che diventa impraticabile per un tratto di circa 300 metri perché dalla collina viene letteralmente giù un fiume di melma che richiede quasi sempre l’intervento di una pala meccanica per liberarla.

A segnalare il problema non sono solo gli automobilisti, ma anche i residenti della zona per gli evidenti disagi. Il traffico in questo punto è anche pericoloso perché ai lati della strada si è creato un solco profondo una ventina di centimetri che fa perdere il controllo della vettura a chi sciaguratamente ci finisce dentro per consentire il passaggio di un altro mezzo. Infatti, su questo tratto di strada il transito di due vetture è complicato e bisogna procedere a passo d’uomo. E se si incrociano un mezzo pesante e una macchina, c’è chi deve fermarsi per consentire il passaggio dell’altro.

Nonostante le segnalazioni, il problema non è stato mai risolto. Più a monte venne realizzato alcuni anni fa un muretto di contenimento. Che però non esiste più avanti. Dove c’era un tempo un canale di raccolta delle acque bianche c’è oggi uno spesso strato di fango. Quindi l’acqua piovana non defluisce più lungo il fossato ma finisce direttamente sulla strada trasportando tonnellate di terreno collinare.

Per risolvere la questione, non è sufficiente realizzare un altro muro di contenimento, ma è necessario riaprire anche le cavate di un tempo che gli agricoltori di 40 anni fa avevano realizzato per delimitare i confini degli appezzamenti di proprietà e per favorire il deflusso delle acque piovane. Canali che sono poi stati ricoperti, favorendo il dissesto idrogeologico.

Nonostante una vecchia ordinanza firmata dall’allora sindaco di Roseto Enio Pavone, che faceva obbligo ai proprietari dei terreni di ripulire tutti i canali, sono stati pochi quelli che hanno eseguito l’intervento. E questa è una delle conseguenze per la mancata pulizia dei fossi.

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