Giulianova, morte pittrice: investigatori a Tolentino

Le tante ore passate ieri ad esaminare la Fiat 600 dei Santoleri non ha permesso a chi indaga sulla morte di Renata Rapposelli di potersi recare anche a Tolentino, luogo del ritrovamento del cadavere, come era da programma.

Lo hanno fatto oggi gli investigatori, prelevando del materiale che sarà poi comparato con le tracce di terriccio ed i fili d’erba trovati ieri nell’auto degli unici due indagati, attualmente, per la morte della pittrice.

Un lavoro di comparazioni e di accertamenti che darà poche risposte a stretto giro. Per capire se Renata è stata ad esempio avvelenata, bisognerà attendere 45 giorni, ovvero il tempo necessario chiesto dal superperito nominato dalla procura (Giampietro Frison) per ottenere dei riscontri certi.

La procura di Ancona farà esaminare anche i cellulari sequestrati nelle ultime ore a Simone Santoleri. L’obiettivo, ovviamente, è capire se ex marito e figlio hanno detto la verità nel giorno della scomparsa della 64enne, raccontando di averla lasciata a Loreto.

(Foto Il Resto del Carlino)

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