Il sindaco Mastromauro: “Ora basta! Giulianova è in Abruzzo, non nelle Marche”

Quante volte i grandi network nazionali hanno scambiato Giulianova, con Civitanova Marche? Tantissime volte. Non solo. Giulianova è anche approdata in provincia di Ancona.

E non si capisce bene come, tenuto conto oltretutto che Civitanova è in provincia di Macerata. Al limite, nella confusione e nell’ignoranza generale di chi prepara le didascalie per servizi televisivi, avrebbe dovuto essere in provincia di Macerata. Giulianova è e resta una ridente città rivierasca della fascia costiera abruzzese, in provincia di Teramo, circa 25mila abitanti. C’è un fiorente porto, l’economia locale si basa prevalentemente sul turismo.

Il sindaco Francesco Mastromauro questa volta non ci sta. La goccia che ha fatto traboccare il vaso il fatto che ancora una volta Giulianova sia stata identificata in una città delle Marche. Tutti i network, o quasi, che si sono occupati del caso della pittrice giuliese Renata Rapposelli, trovata morta in un fiume, a Tolentino, hanno utilizzato la didascalia Giulianova (AN). Il primo cittadino ha inviato una nota ufficiale alle redazioni delle principali testate televisive nazionali, con riserva di farlo anche al presidente nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, segnalando gli errori pacchiani e le sviste relativi a Giulianova. Non è la prima volta che Mastromauro prende una simile iniziativa. Lo aveva già fatto da vicesindaco nel 2004, quando alcuni telegiornali avevano commesso il solito errore occupandosi dell’importante Meeting di atletica ospitato in città. Nell’occasione aveva definito giornalisti e conduttori come caparbiamente ignoranti di geografia.

“Errare è umano ma perseverare è diabolico”, dice il sindaco. “Quella di Giulianova Marche e di altri non errori ma credo veri orrori di geografia elementare è una condanna inflittaci purtroppo anche da scrittori, saggisti, studiosi e giornalisti di rango che, come ho appreso, ci accompagna addirittura dal 1935. E ricordo ancora un concerto per la festa del 22 aprile, era il 1997, in cui Ron dal palco salutava Giulianova nelle Marche. I presenti, ed erano tanti, giustamente si inferocirono”.

Il sindaco cita alcuni ma significativi precedenti.

“Ecco in rassegna alcuni tra i tanti esempi degli errori nel corso degli anni da parte di reti nazionali. 13 ottobre 2009, servizio sull’affondamento del peschereccio Diana Madre: per il Tg 1 Giulianova è in provincia di Pescara mentre per  il Tg 2 è nelle Marche. 18 dicembre 2012, trasmissione di Uno Mattina dedicato al nostro Presepe Vivente, “manifestazione più popolare della cittadina delle Marche” come era stato scritto sul foglio della scaletta. Figuraccia evitata grazie al ponto intervento di Domenico Canazza, presidente dell’associazione Unica Stella e fortunatamente presente in studio. Stessa collocazione marchigiana per Giulianova nell’edizione di Studio Aperto del 22 ottobre 2014. E, ancora, Giulianova Marche nel Tg 1 del 6 marzo 2015. Attenzione però”, conclude Mastromauro, “non siamo i soli a subire questo tipo di errore. Vanno infatti ricordati i casi, e sono tanti, che egualmente evidenziano una scarsa dimestichezza con la geografia elementare. Nel 2011 se Giulianova era posta in provincia di Pescara, a finire nelle Marche era stavolta Teramo. Ma non finisce qui. Roseto degli Abruzzi scaraventata in provincia di Chieti e Pescara elevata a capoluogo di regione scalzando L’Aquila. E dei “giulianovesi” e dei “teramesi” ne vogliamo parlare? Spero quindi che non ci siano più sviste su Giulianova e mi appello a quanti hanno responsabilità nell’informazione: per favore, siate meno disattenti”.

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