Teramo, resta ai domiciliari il cantoniere dell’Anas accusato di concussione

 Resta ai domiciliari il capo cantoniere dell’Anas di 58 anni (residente in un centro dell’entroterra teramano) arrestato dalla Finanza, alla fine di ottobre, perché accusato di concussione.

 

Il tribunale del Riesame, infatti, ha rigettato il ricorso presentato dai legali del dirigente (Giannicola Scarciolla e Stefano Franchi) che avevano chiesto di revocare la misura restrittiva.

 

Il dipendente dell’Anas era stato arrestato al culmine di un’inchiesta effettuata dalla guardia di finanza della tenenza di Nereto, e coordinata dalla Procura di Teramo (titolare è il pm Luca Sciarretta) sulla base di una denuncia presentata da un imprenditore di Martinsicuro.

Indagine che avrebbe accertato tre casi di concussione dei quali si sarebbe reso responsabile il capo cantoniere dell’Anas, che aveva competenze anche sulla Statale 16.

 

 

Il funzionario avrebbe in particolare costretto tre imprenditori a pagare, in più soluzioni, piccole somme di denaro non dovute, dietro la minaccia che, in caso contrario, il procedimento amministrativo al quale gli imprenditori erano interessati non avrebbe avuto esito positivo (nello specifico si trattava di permessi per l’esecuzione di alcuni lavori quali l’apertura di un varco di una strada privata sulla statale 16 e l’installazione di due cartelloni pubblicitari).

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