Sparatoria Alba Adriatica: sono ore decisive per fare luce sull’agguato mortale. Ancora critiche politiche

omicidio_1Alba Adriatica. Sono ore decisive per cercare di far luce sulla sparatoria mortale di sabato pomeriggio, in viale della Vittoria di Alba Adriatica.

Domani, infatti, è in programma l’autopsia sul corpo di Leven Ferra, 30anni, l’albanese freddato a colpi di pistola davanti al bar del centro cittadino (Md Bar). Atrettanto significativi appaiono i riscontri sul guanto di paraffina al quale è stato sottoposto H.P., l’albanese di 23 anni, accoltellato ad un polmone e che resta in gravi condizioni al Mazzini di Teramo. Accertamenti che vengono effettuati dai carabinieri del Ris di Roma. Una delle ipotesi investigative, infatti, è che il colpo di pistola possa essere stato anche sparato dall’albanese poi accoltellato, durante la lite scoppiata davanti al bar di viale della Vittoria. Su diversi aspetti, ovviamente, permane un certo riserbo, mentre proseguono una serie di controlli incrociati e testimonianza tra coloro che possano in qualche essere collegati all’albanese ucciso e l’altra ferito gravemente. Nel frattempo, mercoledì sera si dovrebbe tenere il consiglio comunale sul fatto di sangue, mentre il sindaco Franchino Giovannelli ha chiesto, in maniera ufficiale al prefetto di Teramo, Valter Crudo, di dirottare la riunione itinerante del comitato provoinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, da Silvi ad Alba Adriatica (vertice in programma giovedì 25 ottobre).Le reazioni politiche. Sulla vicenda c’è una presa di posizione del Movimento Sinistra per Alba (che fa capo a Raffaele Di Biagio), che parla di cittadina sotto choc e di sentimenti di paura e sgomento, per la brutalità dell’episodio. Ovviamente, non mancano riferimenti di natura politica, anche alla luce di una serie di episodi che si sono verificati nel corso degli ultimi anni.
” Alba Adriatica sta diventando una città insicura” si legge, ” e il Sindaco e la Giunta comunale non hanno voluto affrontare con impegno il problema della sicurezza, al di là di sporadiche iniziative e di annunci pubblicitari.La Giunta Giovannelli ha lasciato soli i cittadini senza creare tutte quelle iniziative per infondere sicurezza e senza capire che se un cittadino ha paura, vive male. 
Ha annunciato per quasi cinque anni l’istallazione di telecamere, ma sul territorio non ne sono state installate. Il Sindaco Giovannelli ha preferito dare priorità ai problemi degli amici, tralasciando interventi sul territorio per l’intera collettività. Alle nostre denunce pubbliche che Alba poteva diventare territorio di conquista di clan della malavita organizzata, il Sindaco Giovannelli ha risposto che si voleva offuscare l’immagine della città.
In questi quattro anni e mezzo il Sindaco Giovannelli ha distrutto l’immagine di Alba, subendo con semplicistica rassegnazione episodi come il delitto Fadani, le residenze facili, la condanna in primo grado dell’ex-Assessore Di Felice, l’inquinamento del Vibrata e, per ultimo,il rinvio a giudizio dell’Assessore Marziale.L’Amministrazione Giovannelli sarà ricordata per le immagini negative di Alba diffuse da tutte le emittenti televisive.
Ad Alba è accaduto l’intollerabile, che non dovrà costringere i cittadini a restare chiusi in casa ed avere paura, ma a ribellarsi e riprendere possesso degli spazi della città.
Ad Alba queste cose non debbono più succedere e la sicurezza dei cittadini deve essere una priorità.L’Amministrazione comunale deve chiedere in Prefettura nella riunione dell’ordine e sicurezza pubblica un intervento concreto che porti da subito un potenziamento degli uomini della Compagnia ed interventi mirati per riportare nei cittadini sicurezza e tranquillità.Il Sindaco deve impegnarsi a riorganizzare la presenza sul territorio di tutti i Vigili urbani ed a concretizzare tutte le iniziative per dare alla popolazione la certezza di vivere in casa, nelle piazze, per le strade e nei luoghi pubblici con piena tranquillità”.

 

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