Martinsicuro, ricatti a luci rosse sulla Statale: donna finisce in manette per estorsione

Un vero e proprio ricatto a luci rosse. Si appartava con il cliente, adescato lungo la Statale 16, e poi chiedeva delle somme di denaro, iniziando a gridare e minacciando la “vittima” di turno di denunciarla per violenza sessuale.

 

Almeno due i casi accertati, ma lo scenario potrebbe anche allargarsi visto il modus operandi della donna. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Alba Adriatica, a conclusione di un’indagine avviata nel mese di settembre, hanno arrestato una donna, G.C. 50, domiciliata a San Benedetto del Tronto. La “lucciola”, che nel frattempo si era allontanata dalla zona, è stata rintracciata e arrestata a Bologna per estorsione e tentata estorisione.

 

Nei suoi confronti pendeva un ordine di custodia cautelare in carcere formato dal Gip del tribunale di Teramo Giovanni De Rensis (pm Erica Medori), che ha nella sostanza avallato l’attività di indagine dei carabinieri della compagnia di Alba Adriatica. Almeno due gli episodi accertati. Una richiesta di denaro ad un 60enne di Martinsicuro e una tentata estorsione ai danni di un giovane della zona. Identico e collaudato il copione messo in atto dalla donna, che faceva leva anche sulla ritrosia delle vittime a denunciare l’accaduto.

 

La 50enne, infatti, dopo aver concordato la prestazione sessuale con automobilisti di passaggio sulla Statale 16 a Martinsicuro, si appartava nelle vicinanze. A quel punto scattava il piano. Si denudava, iniziava a gridare chiedendo aiuto e simulando una violenza. Il tutto per ottenere il denaro del malcapitato e non denunciare la presunta violenza sessuale. La donna, che nel frattempo, aveva cambiato zona è stata però rintracciata a Bologna dai carabinieri di Alba Adriatica che hanno dato esecuzione alla misura cautelare.

 

 

 

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