Spaccio a Martinsicuro e Alba Adriatica: arrestate 4 persone. Due ancora latitanti

polizia_di_statoMartinsicuro. La squadra mobile di Teramo, in collaborazione con i colleghi di Ascoli Piceno, ha messo fine all’attività di una banda, molto organizzata sulla costa, dedita allo spaccio di stupefacenti, sopratutto eroina.

In esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gipo del tribunale di Teramo, Giovanni De Rensis, su richiesta del pm Irene scordamaglia, gli agenti hanno arrestato 4 persone. Altri due soggetti al momento sono latitanti. In carcere sono finiti: Barabara Vagnozzi di 36 anni, Paolo Feliziani di 23, e due tunisini: Ossama Falaha di 19 e Ouajidi Mbarek di 18. Magrebini anche i due latitanti. Tutta l’indagine è partita lo scorso febbraio, dopo la morte di un giovane marchigiano per overdose.

 

Subito dopo il decesso, venivano avviati una serie di accertamenti da cui emergeva che la vittima, nel pomeriggio dello stesso giorno, aveva telefonicamente contattato lo spacciatore, che, da successive indagini, risultava essere un magrebino Le attività tecniche avviate consentivano di appurare che il gruppo di spacciatori agiva in questo modo: il “capo”, il magrebino citato, affiancato sempre dalla sua donna, riceveva gli ordinativi via telefono e inviava i suoi “cavalli” per la consegna, che avveniva perlopiù nei pressi del vigneto ungo la strada provinciale che collega Martinsicuro a Colonnella, nella zona retrostante la chiesa di Martinsicuro pressi di una fontanella pubblica, in prossimità del “kebab” sul lungomare di Martinsicuro, nelle adiacenze del distributore IP di Alba Adriatica e, infine, nei dintorni del sottopasso dell’autostrada A14 sito lungo la strada di Civita di Colonnella. L’analisi effettuata sulla mole di comunicazioni che la coppia riceveva, circa 2.500 per soli 13 giorni, faceva inequivocabilmente presupporre che gli stessi immettessero sul mercato quantitativi di eroina oscillanti tra i 40 e i 60 grammi giornalieri, in quanto lo stupefacente non veniva venduto a singole dosi, bensì a pezzature da mezzo grammo in su, per un prezzo variabile dai 40,00 ai 50,00 euro. Nel prosieguo dell’attività investigativa si riusciva a risalire all’abitazione della coppia a capo dell’organizzazione ubicata ad Alba Adriatica e di stabilire e documentare gli scambi della droga. In particolare, si accertava che il gruppo indagato si riforniva della droga venduta a Napoli, dove si recava con autobus di linea.

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