Mosciano, lo scempio di Costa del Monte: auto e moto a tutta velocità. La rabbia dei residenti

Sono stanchi ed esasperati gli abitanti di Costa del Monte di Mosciano per via dell’alta velocità con cui auto e moto percorrono la strada del paese, mettendo a repentaglio l’incolumità, non solo di chi è alla guida ma anche dei cittadini che si trovano a passare da quelle parte.

A denunciare la situazione sono gli stessi residenti che già due anni da avevano segnalato la insostenibilità della situazione esistente in via Costa del Monte a Mosciano Sant’Angelo. Insostenibilità dovuta proprio dall’alta velocità con cui la maggior parte dei veicoli (e motoveicoli) percorrono quotidianamente questa strada.

Strada, tra l’altro, che, pur essendo molto vicina al centro cittadino, presenta una carreggiata estremamente ridotta senza marciapiede e senza segnaletica adeguata (esiste soltanto, in direzione centro-periferia, un cartello di limite di 50 km/h seminascosto dai rami di un albero).

“La delinquenziale indisciplina dei conduttori dei veicoli”, si legge nella lettera di denuncia, “crea un costante stato di grave pericolo per pedoni, ciclisti, bambini, animali (solo una settimana fa è stato travolto un cane da una signora emula di Niki Lauda). Le reiterate segnalazioni inoltrate sono tutte documentate in quanto messe “nero su bianco” ed hanno avuto quali destinatari il Sindaco del Comune interessato, il Comandante della Polizia Municipale ed il Prefetto (solo quest’ultimo, in verità, si è mosso chiedendo chiarimenti al Comune). Una di queste segnalazioni è stata inviata per conoscenza perfino al Procuratore della Repubblica”.

Di fronte alla richiesta accorata dei residenti di installare strumenti di dissuasione permanenti (dossi artificiali o attraversamenti pedonali rialzati),

“le autorità locali competenti (sindaco e comandante dei vv.uu.) hanno sostanzialmente fatto (e continuano a fare) “orecchie da mercante” adducendo”, conclude la lettera, “per “giustificare” l’inerzia più totale, motivazioni raffazzonate sul piano sia formale che sostanziale. Intanto lo scempio quotidiano continua ad essere impunemente perpetrato!”.

 

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