Festa Civica a Roseto. Dibattito sul turismo: l’Abruzzo deve imparare a fare sistema (FOTO)

Turismo, tra mari e borghi. E’ stato questo l’interessante tema affrontato in occasione della Festa Civica organizzata da Abruzzo Civico e dalla neonata associazione Sguardi, nella suggestiva Villa Paris di Roseto.

Focus centrale sulle peculiarità di un territorio che fa fatica a decollare e rischia di perdere posizioni nel panorama delle scelte che i turisti possono avere. E per affrontare il tema sono intervenuti il vice presidente della Regione Giovanni Lolli che ha la delega al turismo, il presidente della Saga Spa – Aeroporto Internazionale D’Abruzzo Nicola Mattoscio, il presidente di Federalberghi Giammarco Giovannelli, Ada Rosa Balzan docente ed esperta di turismo ecosostenibile, Nicola Di Tullio del board associazione “Cultura Italia”. Dal dibattito è emerso un elemento importante come spiega l’onorevole Giulio Sottanelli di Abruzzo Civico.

“Il turismo è un’industria”, ha sottolineato Sottanelli, “bisogna quindi fare sistema per promuovere il territorio. Abbiamo una bella terra che purtroppo quest’anno è stata colpita da eventi calamitosi. Noi vogliamo creare un brand Abruzzo. Capire chi è in grado di fare determinate cose e in quanto tempo”.

Fare sistema dunque, ma non è poi così facile. E sistema vuol dire anche valorizzare intere porzioni di territorio. L’Onu ha dichiarato il 2017 anno internazionale del turismo per un motivo che seppur nella sua semplicità, ha un’argomentazione di assoluto pregio.

“Abbiamo un nuovo turismo, quello ecosostenibile”, ha puntualizzato Ada Rosa Balzan, una delle massime esperte di turismo sostenibile, “quindi bisogna fare in modo che si accontenti la richiesta dei nuovi turisti”.

Patrimonio culturale e artistico che ha fatto dell’Italia negli anni passati una vera e propria attrattiva. Ma anche territori straordinari da visitare, borghi che racchiudono storie, aree protette, parchi incontaminati. Ma serve unire le forze, come ha sottolineato nel suo intervento Giovannelli.

“Se le città pensano di andare avanti da sole”, dice, “non otterremo mai dei risultati importanti”.

Si è parlato anche di film commission, di aree abruzzesi che si prestano per la realizzazione di pellicole. Come era già accaduto in passato con gli spaghetti western. Oggi ci sono nuove esigenze e una pellicola deve svelare le bellezze di un territorio come ha sottolineato Nicola Di Tullio.

“Il nostro territorio va raccontato”, ammette, “noi abruzzesi, la nostra terra, i nostri luoghi hanno tanto da esprimere”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente della Saga Mattoscio.

“O si immagina un modello di governance sistemico e unitario”, fa notare, “o saremo destinati a sopravvivere e mai ad emergere”.

Insomma, serve fare sistema e unire le forze per trasformare l’Abruzzo, la provincia di Teramo, Roseto, in una perla capace di catturare l’interesse dei turisti di nuova generazione come ha ammesso Paolo De Nigris, presidente dell’associazione Sguardi.

“Basterebbe semplicemente parlarsi col vicino per cooperare e ottenere grandi risultati”.

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