Mancato trasferimento strada all’Anas tra la rabbia dei cittadini della Val Fino

Bisenti. Con stupore e delusione, i cittadini della Vallata del Fino hanno appreso che la ex SS 365 non verrà riconsegnata ad Anas, pur avendo tutti i requisiti previsti per tornare di competenza statale (Reti di importanza turistica, Connessione a rete viaria maggiore, Particolari zone climatiche e orografiche).

Una notizia questa che fa un po’ rabbia, visto che proprio il tema della viabilità è tra quelli più delicati e sentiti per questi territori dell’entroterra, tanta è l’amarezza soprattutto per la strada in questione, la quale collega la SS 81 con la SS 150 e dunque le zone della Vallata del Fino, con quelle del Mavone, del Vomano, con Teramo, ma soprattutto collega questa area con il casello della A 24 di Villa Vomano, ma nonostante ciò rimarrà una normale strada provinciale.Inoltre risulta essere anche una strada che allaccia la rete commerciale di queste zone, con quelle limitrofe e che, come la SP 553 di Atri, può essere definita una strada di “versante”, la quale attraversa colline con importanti dissesti e che dunque, necessita di importanti investimenti. L’ultimo e non primo evento a testimonianza di ciò verificatosi sulla 365, è stato proprio nel Gennaio di questo anno quando crollo’ il ponte alle porte di Bisenti.

I cittadini affermano: “non riusciamo proprio a capire le motivazioni che hanno portato all’esclusione della nostra 365, sarà mancata la volontà politica ed è evidente che non si è ancora capita l’importanza e l’utilità di questo importante asse viario e questo ci fa rabbia e anche tristezza al tempo stesso. Il Presidente della provincia di Teramo Renzo Di Sabatino l’aveva giustamente indicata come seconda priorità, ma a quanto pare, pure ciò non è servito a niente”.

La Vallata del Fino, presenta un territorio interessato da un forte dissesto idrogeologico e proprio per questo nella stagione invernale (per noi meglio conosciuta come stagione delle frane), puntualmente le strade tornano a sbriciolarsi come biscotti e si verificano nuovi smottamenti che portano all’isolamento di questi paesi anche per diversi giorni. Proprio per questo occorre un forte impegno della Regione, in primis del presidente Luciano D’Alfonso per far riclassificare questa strada in “strada statale”, come lo era un tempo, visto che solo Anas possiede i fondi necessari per mettere in sicurezza questo asse e per fare una manutenzione puntuale e concreta. I finanziamenti che la Regione ha stanziato non bastano, in quanto migliorerebbero lo stato delle strade solo per poco tempo per poi ripiombare nuovamente alla situazione emergenziale attuale. Occorrono soluzioni risolutive e non più provvisorie. Siamo stanchi di sentire promesse poi non mantenute, persino su questa strada in cui nel 2016 proprio un’esponente regionale di maggioranza – promise di farne una battaglia politica affinché venisse riclassificata e che la SP 365 sarebbe stata oggetto di interlocuzione con ANAS per il suo inserimento nel secondo elenco delle strade da affidare nuovamente allo Stato.

Se non si vuole riclassificare l’intero tracciato (34,6 Km), quantomeno si potrebbe riclassificare a metà questa strada, ovvero dal Km 0 al Km 21,5 (Val Vomano/Bisenti), tratto importante dal punto di vista trasportistico e maggiormente trafficato, percorso quotidianamente da linee di trasporto pubblico (più di 10 corse giornaliere solo per Teramo e Val Vomano) mezzi di soccorso, trasportatori merci, studenti e da normali automobilisti. Tra l’altro proprio in questo tratto, vi è anche l’incrocio con la provinciale 34, dove proseguendo è possibile raggiungere Campo Imperatore e Rigopiano. È bene ricordare che questa Vallata fa parte anche della Strategia Nazionale per le aree interne e per questo merita di avere strade più sicure e non come ora, dove mancano alcuni importanti elementi stradali, quali barriere di protezione, segnaletica verticale ed orizzontale o in alcuni tratti addirittura l’asfalto.

I cittadini continuano: “la viabilità per noi rappresenta un tema troppo importante e non più rinviabile ed il mancato trasferimento di questa strada sarebbe un’enorme penalizzazione in quanto ancora una volta, fa rimanere fuori la Val Fino da un progetto più ampio di viabilità come questo.  Pertanto speriamo che nel più breve tempo possibile si possa trovare una soluzione definitiva ma soprattutto positiva per questa strada”.

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