Una mobilitazione che questa mattina ha fatto tappa a Teramo, quella organizzata dalle sigle sindacali di Cgil, Cisl e Uil per sostenere le proposte su giovani, occupazione, sanità e pensioni, che ha visto, davanti alla Prefettura di Teramo anche i lavoratori dell’Hatria.
Una protesta che continua in maniera massiccia e convinta prima che scada il famoso termine del 18 ottobre che consentirà alla proprietà di cominciare ad effettuare i 55 tagli annunciati contro cui i lavoratori si stanno battendo.
Proprio per questo è stato chiesto ieri un tavolo istituzionale che possa lavorare per tentare di ricucire uno strappo che appare sempre più difficilmente risanabile vista la chiusura da parte dei vertici aziendali anche rispetto l’intervento di numerosi amministratori locali.
Intanto da lunedì è previsto un nuovo sciopero di 40 ore, con una nuova assemblea aperta alla società civile in programma il 19 ottobre alle 16,30.
