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Tortoreto, alluvione dieci anni dopo. Quello che c’è ancora da fare FOTO

Alluvione 10 anni dopo. Era la notte tra il 6 e il 7 di ottobre del 2007. Uno dei momenti più tristi e drammatici che la cittadina, in epoca recente, abbia mai attraversato.

 

In una notte (in dodici ore) su Tortoreto (ma anche nella zona ovest di Alba Adriatica e Villa Rosa) cadde una quantità di acqua pari alle precipitazioni medie di un anno. Una sorta di “bomba d’acqua” come viene definita nel gergo moderno che portò verso la zona centrale (l’area più colpita fu quella compresa tra il quadrilatero via Carducci via Da Vinci) un fiume di acqua, fango e melma che riempì scantinati, garage e abitazioni al primo piano.

 

Danni evidenti e una parte della cittadina costiera, quella più centrale, in ginocchio. Pur nell’eccezionalità dell’evento atmosferico, che poi sarebbe stato un fattore preconizzante in ottica futura nello Stivale, l’alluvione del 2007 ha smosso le coscienze. Lo ha fatto in ordine ad una serie di criticità che sono tipiche delle zone costiere, nelle quali troppo spesso l’urbanizzazione è stata veloce e non sempre lineare. Ma a parte questa considerazione, l’alluvione di dieci anni fa ha in ogni caso prodotto degli interventi.

 

Alcuni sono stati fatti, sulla scorta poi del famoso studio “Galli” commissionato dal commissario per l’alluvione. E altri interventi di messa in sicurezza sono nell’agenda, da realizzarsi una volta individuate le forme di finanziamento (tra tutti la messa in sicurezza del fosso Vascello). Ricordare l’alluvione del 2007 è come non spegnere mai il tasto della memoria e pur nell’incertezza degli eventi atmosferici, prestare attenzione ad una serie di situazioni in tema di rischio idrogeologico.

 

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