Viaggiatori in piedi sulla tratta Roma-Alba Adriatica: la protesta

Sull’autobus verso casa stipati come sardine, almeno per un tratto di strada. Nel mezzo i posti a sedere sono 53, ma per esigenze contingenti ne vengono fatti salire 85, che poi erano tutti coloro che avevano acquistato il biglietto.

 

Aspetto forse normale per gli autobus urbani (peraltro attrezzati), ma non certo per i mezzi a lunga percorrenza che coprono la tratta Roma-Alba Adriatica.

Il disagio, peraltro avvertito da buona parte degli occupanti del vettore privato (Gaspari Bus) è stato segnalato da uno dei viaggiatori salito a Roma Tiburtina e diretto ad Alba Adriatica, cittadina di origine.

Il problema, secondo quando riferito ai passeggeri dall’autista, un vero e proprio overbooking per lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico in Abruzzo. Tutti i possessori di bliglietti sono stati fatti salire, stipati come sardine, soluzione tampone peraltro adottata anche in altri casi, per poi effettuare il trasferimento delle “eccedenze” sulla A24 su un altro autobus della stessa compagnia.

 

 

“Non c’è stato alcun ordine di salita, nemmeno per garantire il posto a chi avesse prenotato temporalmente prima e quindi i possessori dei posti con numeri 1-53”, racconta il viaggiatore. Tra spintoni vari il bus è stato stipato con inviti dell’autista al microfono del tipo “andiamo più in fondo, stringiamoci che devono salire altri”. A parte la legalità della cosa, l’autobus di linea non è assolutamente attrezzato per viaggiare in piedi, soprattutto in caso si marci ad una velocità di molto superiore ai 50 orari dei mezzi urbani”.

 

La corsa è finalmente partita con un leggero ritardo rispetto alla tabella di marcia, prima nel percorso urbano, poi sull’autostrada, con i viaggiatori piuttosto contrariati ed esasperati.

 

Il disagio, crescente, è terminato qualche decina di chilometri più tardi, quando nell’area di servizio Colle Tasso Nord e i viaggiatori in piedi hanno trovato posto nell’altro mezzo messo a disposizione dalla società.

 

 “Non è la prima volta che mi capita. Già in un’altra circostanza mi era successo nel tratto L’Aquila-Teramo. In quella occasione ho contattato telefonicamente la compagnia il giorno seguente e mi hanno detto che avevano avuto dei problemi al sistema: era il mese di luglio. Altre volte sono stato fortunato e mi sono seduto ed altre persone sono rimaste in piedi. Sono mesi che questa cosa va avanti”.

 

 

 

 

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