Atri, botte e minacce ai genitori: ragazza finisce a processo

E’ finita a processo con le accuse di maltrattamenti ed estorsione una 21enne di Atri, E.M., qualche mese fa finita in carcere per maltrattamenti ai propri genitori. 

La giovane (omettiamo le generalità a tutela della famiglia) è stata rinviata a giudizio questa mattina dal gup Giovanni De Rensis, su richiesta del pm Bruno Auriemma (pm d’udienza Stefano Giovagnoni).

Secondo l’accusa nel febbraio dello scorso anno, la 21enne avrebbe a più ripreso chiesto denaro ai suoi genitori, che si sarebbero rifiutati di assecondare le sue richieste. In un’occasione, avrebbe anche lanciato un martello in direzione dell’autovettura del padre, senza colpirla, ma presa dalla rabbia colpendo invece il genitore alla gamba con un calcio e la madre con un pugno in testa. La 21enne avrebbe anche colpito con un pugno il fratello di 17 anni e minacciato di morte la sua famiglia.

La ragazza era stata poi allontanata dalla casa familiare, salvo poi essere riaccolta dai genitori. Le cose, qualche mese fa, sarebbero di nuovo precipitate: la 21enne ha di nuovo chiesto del denaro ed è stata poi trasferita in carcere dopo l’ennesima aggressione, con intervento della polizia.

Questa mattina è stata rinviata a giudizio e le accuse dovranno essere dimostrate nel corso del processo che si aprirà nei prossimi mesi.

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