Alba Adriatica, corso di alfabetizzazione per migranti: il racconto dei condomini

Come sono andate le cose. A raccontare la vicenda legata al confronto “aspro” che si è consumato in un condominio di via Olimpica, ad Alba Adriatica, dove si tengono corsi di alfabetizzazione per migranti, ha acceso delle discussioni, anche sui social.

 

Chi abita nel condominio e non ha gradito alcune situazioni, anche pregresse, però fa alcune doverose precisazioni. Un aspetto viene ribadito, però, i condomini non ci stanno ad essere etichettati come razzisti. Anzi.

In una lettera inviata alla nostra redazione, la vicenda viene raccontata nei particolari.

 

“Le cose si sono svolte in maniera leggermente diversa da come sono state raccontate”, si legge.

In quella mattinata c’è stata una invasione di migranti non bene coordinata dal Gus, associazione che si occupa del corso di scolarizzazione. Sono stati occupati dei posti posti che non erano a loro uso ma dei condomini. Persone anziane che hanno fatto rimostranze su questo sono stati ignorati o mandati velatamente a quel paese dalle stesse insegnanti.

Ad un’anziana è stato detto “stai zitta che non capisci nulla”, e per fortuna che dovrebbero scolarizzare!

Ad alcune condomine è stato impedito di uscire con le auto in quanto la strada interna privata era invasa da biciclette (di dubbia provenienza ). E’ stato fatto anche notare che alcuni, appartandosi dietro lo stabile, stavano fumando sopra le vie di fuga dei gas dei garage e le cicche potevano finire sotto potendo recare problemi alle auto sotto parcheggiate. Un’operatrice ha avuto anche l’ardire che eravamo stati noi condomini a buttarle, oltre al fatto che la maggior parte dei partecipanti (migranti) non si trovava nelle aule ma intorno al palazzo a mangiare sulle scale condominiali a parlare a toni alti. Questo è un condominio e non un ritrovo culturale, oltre al fatto che nei giorni prima di Ferragosto già avevano creato disturbo facendo una facendo una festa con tamburi canti balli in orario di riposo. E non mi sembra che avessero chiesto permessi e anche lì alle rimostranze di alcuni anziani condomini, sono stati sbeffeggiati. In quel caso abbiamo lasciato correre sperando nel buon senso ma così non è stato.  Sappiamo benissimo che magari c’è chi vuole apprendere, ma in mezzo ci si infiltrano soggetti non proprio di ottima moralità atti a fare altro e quando sono arrivati i carabinieri molti di costoro si sono dileguati velocemente.

“I carabinieri”, si legge ancora, ” sono stati chiamati dall’amministratore di condomino per verificare cosa si stesse facendo nei locali e chi era nello stabile e non per ordine pubblico anche perché’ noi condomini con i migranti non abbiamo avuto nessun contatto né fisico né verbale

I toni si sono alzati quando i mariti delle signore bloccate e i figli degli anziani trattati male si sono fatti risentire con la coordinatrice dell’associazione che gestisce l’accoglienza, ma tutto è avvenuto di fronte ai carabinieri e al sindaco.

Dal canto nostro pensiamo che tale struttura atta a ricevere così tanti soggetti, si parla di circa 300 migranti, non tutti censiti, non sia da ubicare sotto un condominio di 6 famiglie con bambini piccoli e anziani oltre al fatto che il palazzo non ha cosi ampie vie di fuga.

 

Volevo fare un’altra considerazione. Il comune di Alba non ha aule sufficienti per far studiare i ragazzi della scuola media penso quindi che si debba intervenire in tal senso: creare una struttura per scolarizzare i nostri ragazzi poi magari nelle ore in cui la scuola non è usata si può anche scolarizzare i migranti. Ma da insegnanti di ruolo statali no da non si sa bene chi assoldato da tali associazioni.

Noi non siamo razzisti. Molti di noi lavorano in ambito turistico, altri sono figli di emigranti e c’è anche una famiglia di origini straniere. Tutti nel condominio vanno d’amore d’accordo”.

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