Teramo, dipendenti assunti senza selezione: “La Ruzzo ha operato bene”

Si è concluso con la presa d’atto del sostanziale rispetto della normativa in materia l’esame, svolto in Provincia al tavolo delle Relazioni industriali, sul tema delle presunte assunzioni illegittime della Ruzzo Reti Spa.

Dal confronto tra azienda e sindacati, secondo quanto si legge nel verbale sottoscritto l’altro ieri nella sede dell’ente, “emerge un quadro che pone come ‘linea spartiacque’ l’anno 2008”.

L’obbligo della selezione pubblica, in particolare, sarebbe stato cogente a far data dal decreto legge n. 112 del 25 giugno 2008.

L’esame si è avvalso del parere – richiesto dalla Ruzzo Reti Spa – dell’avvocato Carlo Malinconico, il quale ha svolto “una approfondita analisi cronologica” e ricostruito in maniera analitica la “natura giuridica dei soggetti avvicendatisi nel tempo”, facendo emergere, a dire della Ruzzo Reti, il comportamento corretto dell’azienda e la non applicabilità al caso specifico della legge regionale 23 del 2004 sulla disciplina dei servizi pubblici locali a rilevanza economica.

All’incontro, oltre al presidente della Provincia Renzo Di Sabatino e al responsabile del Servizio Relazioni Industriali dell’ente Pierluigi Babbicola, hanno partecipato per la Ruzzo Reti Spa Antonio Forlini e Alessia Cognitti, rispettivamente presidente e componente del Cda, e la Rsu dell’azienda, assistita da Serafino Masci, Giampiero Dozzi e Alfiero Di Giammartino, rispettivamente segretari provinciali di Femca Cisl, Filctem Cgil, Uil-Fpl.

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